Donington: curve, lunghezza e criticità per la SBK

Donington: curve, lunghezza e criticità per la SBK© GPAgency

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tracciato inglese, dove nel fine settimana del 1-2 luglio si svolgerà il sesto appuntamento del Mondiale

28.06.2023 ( Aggiornata il 28.06.2023 18:27 )

Mentre gli occhi di tutti sono rivolti al test premio di Alvaro Bautista in sella alla Desmosedici GP23 a Misano, il Mondiale Superbike inizia a preparare una sua venue ormai storica, il round inglese di scena sul tracciato di Donington Park nel weekend del 1-2 luglio. 

Il tracciato situato nelle Midlands Orientali, con la sua configurazione di 4020 metri, è stato presente sin dalla prima edizione del Mondiale datata 1988. Con quella di quest’anno sono 28 le edizioni dello UK Round, quasi sempre presente salvo dal 2002 al 2006, nel 2010 e nel 2020 causa pandemia. 

Storia e caratteristiche del tracciato di Donington Park


Come la maggior parte dei circuiti inglesi, anche il primo layout di Donington Park risale agli anni 30. Costruito ed inaugurato nel 1931 per ospitare essenzialmente gare motociclistiche nel periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale. Durante la guerra, il tracciato viene chiuso ed abbandonato per essere poi recuperato solamente negli anni 70 dall’imprenditore inglese Tom Wheatcroft. Le gare tornano a Donington soltanto nel 1977 e dal 1987 il tracciato delle Midlands è tappa fissa di Motomondiale e Mondiale Superbike.

Nella sua configurazione attuale, il tracciato di Donington Park misura poco più di 4 km (4020 metri per la precisione) e consta di 12 curve, 7 a destra e 5 a sinistra. E’ un tracciato misto-veloce con saliscendi e curve veloci oltre ad un paio di brusche frenate. 

I tratti caratteristici del tracciato inglese


Donington Park nel corso degli anni non ha subito grossi stravolgimenti al layout originale del 1931, di fatto è stato modificato solo il tratto finale (dalla S intitolata a Carl Fogarty al tornante prima del rettilineo principale) per essere idoneo ad ospitare il Motomondiale.

I punti di frenata più difficili sono: Redgate, la prima curva dopo il rettilineo; Old Hairpin, curva a destra difficile perché si arriva dalla discesa delle Craner Curves; McLean’s, prima delle due destre, facile perdere l’anteriore in ingresso; S Fogarty, lanciati dall’uscita della Coppice è facile sbagliare il punto di ingresso della prima curva; Melbourne Hairpin, luogo di lunghi e contatti; Goddards, idem come il Melbourne Hairpin (ne sanno qualcosa Melandri, Rea ed Haslam nel 2012)

Il tracciato inglese, per la sua conformazione, non offre tantissimi punti dove tentare un sorpasso. Dove si può provare un attacco quindi? Redgate, anche se il rettilineo è corto si può attaccare in ingresso; McLean’s, si sono visti tanti attacchi in questa destra cieca prima della Coppice; S Fogarty sfruttando la scia sul rettilineo in uscita dalla Coppice; Melbourne Hairpin, ma il rischio è l’incrocio di traiettoria; tentativo da ultimo giro alla Goddard con il rischio di fare patatrac.

Incidenti e numeri da circo a Donington Park


Incidenti 

Pensando a Donington Park, gli incidenti più famosi sono essenzialmente due: quello di Troy Bayliss del 2007 e quello del 2012 con protagonisti Melandri, Haslam e Rea.

1 giugno 2007. Gran Premio d’Europa, terzo round della stagione. Siamo al quinto giro di gara-1, Troy Bayliss è in testa davanti a Toseland quando la sua 999F07 lo sbalza via alla Coppice facendolo rotolare nella ghiaia. L’australiano esce malconcio dalla caduta ma vuole a tutti i costi disputare la seconda gara. Si fa amputare una falange del mignolo pur di correre ma i medici lo fermano dallo schierarsi in griglia per gara-2 avendo anche delle contusioni nelle parti basse per aver sbattuto sul serbatoio. 

 

13 maggio 2012. Gran Premio d’Europa, quinto round della stagione. Siamo all’ultimo giro di gara-2, in testa ci sono le BMW di Haslam e Melandri seguite da Rea e Biaggi. Alla Goddards Rea cerca il solito attacco da ultimo giro ma sfortunatamente tocca Haslam che va a carambolare su Melandri (in stile Jerez 2018 con Dovizioso, Lorenzo e Pedrosa). Vittoria per Rea davanti a Biaggi con Haslam ultimo e Melandri ritirato.

 

Numeri da circo

Pensando ai numeri da circo sul tracciato di Donington, l’unico esempio è quello del giapponese Kiyonari sul bagnato nel 2008 con la sua CBR perennemente di traverso

Statistiche e record di Donington Park


Il tracciato delle Midlands Orientali è presente nel calendario del Mondiale Superbike fin dalla sua prima edizione nel 1988. Quest’anno taglia il traguardo delle 28 edizioni.

Nel 1988 è doppietta italiana con Davide Tardozzi vincitore di gara-1 su Bimota e Marco Lucchinelli vincitore di gara-2 con la Ducati

L’edizione dello scorso anno invece ha visto la tripletta di Toprak Razgatlioglu (gara-1, Superpole Race e gara-2)

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