SBK, Razgatlioglu non molla: in BMW servirà (anche) la sua fame di vittoria

A Misano il turco ha messo in chiaro la sua forza mentale, concentrandosi sul presente e difendendo l'onore Yamaha. Tutti segnali positivi per la sua futura casa

Gianmaria RosatiGianmaria Rosati

6 giu 2023

Tra le sentenze emanate dal round di Misano ve n’è certamente una relativa a Toprak Razgatlioglu, ossia che il turco non molla mai. Tre parole dietro alle quali vi è un mondo, perché il fine settimana misanese per Toprak aveva tanti significati ed ostacoli intrinsechi, che il turco ha superato brillantemente.
 
Non va infatti dimenticato che quello di Misano era il primo weekend di gara nel box Yamaha da “partente”, nel quale il giovedì è stato essenzialmente dedicato alla spiegazione della scelta di lasciare la casa di Iwata in favore di BMW. “Avevo bisogno di una sfida" le parole di Toprak, che sabato ha tra l’altro ricevuto una delle sue R1 in regalo proprio da Yamaha.
 
Messo da parte il futuro era dunque il momento di tuffarsi nuovamente nel presente, un qualcosa più semplice da dire che da fare. Non per Razgatlioglu però, che dopo aver firmato il primo tempo in FP1 si è sempre mantenuto nelle posizioni di vertice, mantenendo calma e concentrazione nonostante un altro fine settimana dove la seconda piazza è stata il miglior risultato possibile.
 
La calma ad essere onesti Toprak l’ha persa in un frangente, ma giustificato: la bandiera rossa in Superpole Race infatti gli ha tolto la possibilità di giocarsi il successo, ed i pugni rifilati al serbatoio della sua R1 sono stati la prova più limpida di quanto il turco tenga a ben figurare nella stagione in corso, senza pensieri proiettati al domani.

Benzina per BMW

Una mentalità che avrà certamente fatto sorridere Marc Bongers, direttore dell’attività racing a due ruote di BMW, che nel mentre ha dovuto fare i conti con l’ennesimo weekend da dimenticare della sua attuale pattuglia. In una situazione come quella attuale Toprak potrebbe portare a BMW una scarica di energia e voglia, per ravvivare l’ambiente.
 
La fame di vittoria del resto è una componente fondamentale in un binomio che vuole essere protagonista in pista, coadiuvata ovviamente da capacità ed un mezzo tecnico all’altezza. Nel paddock delle derivate non manca chi sostiene che Razgatlioglu potrebbe fare bene – quasi – sin da subito in BMW, forte del motore della M1000RR e delle sue proverbiali staccate, ma per il momento Toprak a Misano ha dimostrato una cosa: la mentalità giusta, quella del campione, non è sparita.

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