SBK, da Yamaha a BMW: Razgatlioglu godrà del medesimo potere?

SBK, da Yamaha a BMW: Razgatlioglu godrà del medesimo potere?© GPAgency

Dalla "libertina" compagine di Iwata alla teutonica formazione (anglo) tedesca: Toprak potrà fare il "bello e cattivo" tempo e essere ancora sé stesso?

29.05.2023 ( Aggiornata il 29.05.2023 11:29 )

La decisione è stata (ormai) presa, e adesso chi sarà in grado di far loro cambiare idea? Nessuno: Toprak Razgatlioglu - consigilato da Kenan Sofuoglu - finirà la stagione SBK insieme a Yamaha, poi penserà a BMW, nuova pagina di carriera tanto voluta e altrettanto discussa. Sebbene manchino ancora 8 round da completare e con la tappa di Misano alle porte, ci chiediamo: il turco godrà della stessa libertà d'azione concessagli oggi dalla compagine blu?

A Razgatlioglu in SBK è quasi tutto concesso

Scene d'altri tempi in SBK da parte di Toprak, anzi, cose quasi mai viste nel professionismo moderno. Spesso, finito il turno in questione a bordo della R1, il nativo di Alanya si reca nell'hospitality Puccetti che, come saprete, è marcata Kawasaki. Lo fa per almeno due motivi validi: con la Ninja corre il connazionale Can Oncu, spesso e volentieri incontra Kenan Sofuoglu. E vi entra anche Bahattin Sofuoglu, eccellente vincitore per MV Agusta.

La terza spiegazione si chiama Manuel, Puccetti stesso. Il manager della formazione equipaggiata dalle verdone è grande amico di Razga, nel vero senso del termine: dove il pilota si reca, l'esperto italiano (se può) lo accompagna. Ed è una cosa bella, basata su rispetto e reciproca fiducia, nel contrasto aziendale assolutamente non contemplato in altri ambiti.

Provate a immaginare se, per esempio, vestito dalla divisa Lenovo Ducati il numero 1 della MotoGP entrasse nel box Monster Energy Yamaha, magari a sostenere Franco Morbidelli, rivale in pista ma compagno in VR46. No, Pecco Bagnaia, così non si fa, qualcuno gli direbbe. Invece, nel paddock delle derivate di serie il turco trascorre quasi più tempo nello spazio firmato da Akashi che non nelle aree allestite da Iwata. 

Razgatlioglu, BMW non è Yamaha. Per ora

Ci auguriamo che, in fase contrattuale, lo staff teutonico e relativi abbiamo pensato alle esigenze di Toprak il quale, ripetiamo, desidererà passare momenti coi propri amici di bandiera. Bandiera turca e Manuel Puccetti, come già sottolineato. Appunto, tutto ciò gli sarà concesso?

Non possiamo prevederlo ma, considerando passato e presente, sarebbe perlomeno consigliabile. Provate a immaginare se, imbrigliato, Razgatlioglu correrebbe libero e felice? In sella darebbe l'anima, come sempre, però il suo spirito ne risulterebbe soffocato. E sorgerebbero problemi.

Il team SMR è costituito da membri britannici, coadiuvati da uomini tedeschi. Il binomio funziona? No, infatti hanno preso il turco. Il turco funzionerà sulla complicata M1000 RR? Lo appureremo, tuttavia la questione che - oggi, a 2023 in piena attività - è: ma lo sanno che il numero 54 rende al meglio solo se libero di fare ciò che preferisce? Lo sanno che probabili limiti tecnici sarebbero sopperiti dal suo talento, e che probabili limiti ambientali lo condizionerebbero?

Toprak mai in MotoGP? Non ci sono le premesse

Francamente parlando, a tutte le storie lette e sentite sull'eventuale passaggio di Razga in MotoGP crediamo a poco e niente. Attendibilissima è l'opinione di Maio Meregalli, manager Monster Energy Yamaha, ex pilota e conoscitore di R1 e M1, Per il resto, bazzecole.

Secondo voi, il turco non si sarebbe adattato alle caratterische dei prototipi? Davvero avrebbe faticato così tanto per portare al limite un qualsiasi modello della classe regina? Le sue frenate si sarebbero rivelate troppo violente, fuori misura, con relativa impostazione della curva errata?! Anche dopo tre o quattro test espressamente dedicati?

Consapevoli di non avere strumenti utili per dimostrarlo, affermiamo che Razga in MotoGP avrebbe viaggiato spedito. Evitando di fornire pronostici fuoriluogo, confermiamo: il turco sarebbe andato forte, tanto da impensierire i più esperti. A suo discapito, ha giocato a sta giocando, la situazione dipinta sopra: in quel paddock non gode di alcun potere, non ha amici e persone di cui fidarsi, Deniz Oncu escluso. Buono, ma pochissimo.

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