SBK Barcellona, Bautista: “Quest’anno arriviamo più preparati in pista”

SBK Barcellona, Bautista: “Quest’anno arriviamo più preparati in pista”© GPAgency

“Cerco di focalizzarmi su ogni curva per non fare errori” dice lo spagnolo di Ducati dopo la seconda tripletta stagionale

07.05.2023 ( Aggiornata il 07.05.2023 18:26 )

Dopo un sabato perfetto con Superpole e dominio assoluto di gara-1, arriva una domenica ancor più roboante per Alvaro Bautista con la vittoria nella Superpole Race e nella seconda gara, sempre davanti a Razgatlioglu. Lo spagnolo di Ducati sta ricalcando l’inizio clamoroso del 2019 sulla via del secondo titolo consecutivo.

Rispetto ad Assen – esordisce Bautista – qui è ancora più speciale perché posso festeggiare con la mia famiglia e con i miei fans.” 

Sulla Superpole Race dice: “Quando si è in testa e ci sono delle gocce di pioggia bisogna stare molto attenti perché i piloti dietro hanno un riferimento e se vedono che il pilota davanti non cade allora possono entrare in curva senza curarsi più di tanto delle condizioni della pista. Guidare la gara in queste condizioni con la pioggia nel T1 e nel T3 e con la pista umida è stato abbastanza difficile. Ho solo cercato di finire la gara senza pensare che gli altri mi avrebbero preso e passato.” 

Poi spiega le differenze tra lo scorso anno e quest’anno nel pacchetto pilota-team-moto: “Il livello del pacchetto è ancora più alto, non so se è un limite o possiamo ancora migliorare. E’ il mio secondo anno con la stessa moto e lo stesso team. L’anno scorso arrivavamo praticamente alla domenica con una base di set up per quel circuito dopo aver provato e scartato diverse cose, quest’anno partiamo già dalle FP con una buona base, ciò significa che non dobbiamo toccare quasi nulla, arriviamo alle gare più pronti.”

Bautista: “Cerco di non oltrepassare il limite e mi accontento se non vinco”


Lo spagnolo di Ducati dopo la gara-2 corsa ancora in solitaria spiega le difficoltà proprio nel correre in questo modo: “Avendo un buon feeling con la moto è molto meno difficile perché cerco di focalizzarmi sul non fare errori ed essere preciso in ogni curva.”

Sul momento esatto nel quale “ammazza” la gara dice: “Dipende dalla pista e dalle condizioni. Si può preparare un piano per la gara ma non si può mai sapere cosa potrà succedere. Cerco di leggerla e giocarmi le mie gare nel momento migliore. Come ad Assen in gara-1 quando avevo Rea dietro, stavo spingendo ma cercando di controllare il ritmo e quando ho visto dalla tabella che avevo 4 decimi di vantaggio, ho usato quei 2-3 decimi che mi ero tenuto per dare lo strappo necessario.”

Poi aggiunge: “Non sempre ho qualcosa in più, in gara-2 per esempio non ne avevo più perché avevo spinto dall’inizio. Qui a Barcellona si può spingere dall’inizio per via del consumo gomme, bisogna essere attenti. Ho cercato di conservare le gomme e controllare il ritmo.

Lo spagnolo fa un paragone tra l’inizio di quest’anno e quello del 2019: “Quest’anno ho tutto sotto controllo. Il dominio della prima parte del 2019 è stato incredibile perché avevo qualcosa come 15” di vantaggio in tutte le gare ma senza controllo. Andavo veloce, già dai primi giri volevo andare 1” più veloce di tutti. Oggi non è più possibile, cerco di non oltrepassare il limite e mi accontento se non posso vincere. E’ stata una combinazione di fattori il titolo perso nel 2019 tra errori miei ed errori tecnici perché la moto era nuova.”

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