Il ternano ha firmato la top 8 alla sua prima prova in Superbike, disputata sul bagnato, che ha così descritto in poche parole: “È stata un’odissea”
Il meteo è stato protagonista finora a Phillip Island, e se la giornata di venerdì era stata caratterizzato da un caldo mai visto prima (con l’asfalto che toccava i 50°) nella giornata di sabato ecco la pioggia a mischiare le carte in tavola. Così, il debutto di Danilo Petrucci in Superbike è stato bagnato e lui ha ammesso a cuore aperto: “È stata un’odissea. Non avevo mai provato la moto in queste condizioni, così come le gomme e l’elettronica, il set up è stato casuale. Conoscevo solo la pista, ma qui non avevo mai corso sul bagnato”.
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Nonostante tutto il ternano è riuscito a portare a casa un settimo posto (poi diventato ottavo per la penalità ricevuta), un risultato di tutto rispetto considerando che ha raccontato: “La visibilità è stato un fattore difficile. Sono sempre stato dietro ad altri piloti e mi sono davvero spaventato”. Per questo il risultato vale più della posizione: “Sono contento di essere arrivato alla fine, è stata faticosa più mentalmente che fisicamente, per non fare errori. Ho dovuto giocare tanto con il freno motore, ho corso come quando un gatto vede l’acqua. Mi sono dovuto gestire e calmare, facevo dei tratti alla cieca. Non riuscivo a capire la velocità a cui andavo”.
Guardando la classifica ha poi ammesso: “Sono stato il primo dei debuttanti. Volevo finire più avanti, non sono contento ma devo esserlo, non avendo mai provato prima queste gomme”.
Poi ha abbassato le aspettative sul suo conto, aggiungendo: “Quest’anno me la voglio godere e prendere quello che viene. Oggi ho fatto il massimo. Con il posteriore non avevo grip, ho preso dei rischi. Ringrazio i ragazzi della squadra”. Parlando del suo potenziale sull’asciutto ha raccontato: “Ci vuole più tempo del previsto perché sono un pilota speciale con molti chili in più. La differenza con Bautista sono 30 kg e 20 con Rinaldi. Ho fatto un bello step venerdì con la posizione di guida”. La vittoria è stata conquistata proprio da Alvaro Bautista, di cui ha detto: “Era da tanto tempo che non vedevo un pilota fare qualcosa di diverso alla guida e fare quei tempi”.
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