SBK Australia, per Petrucci una gara più dura a livello mentale che fisico

SBK Australia, per Petrucci una gara più dura a livello mentale che fisico© GP Agency

Il ternano ha firmato la top 8 alla sua prima prova in Superbike, disputata sul bagnato, che ha così descritto in poche parole: “È stata un’odissea”

25.02.2023 ( Aggiornata il 25.02.2023 09:31 )

Il meteo è stato protagonista finora a Phillip Island, e se la giornata di venerdì era stata caratterizzato da un caldo mai visto prima (con l’asfalto che toccava i 50°) nella giornata di sabato ecco la pioggia a mischiare le carte in tavola. Così, il debutto di Danilo Petrucci in Superbike è stato bagnato e lui ha ammesso a cuore aperto: “È stata un’odissea. Non avevo mai provato la moto in queste condizioni, così come le gomme e l’elettronica, il set up è stato casuale. Conoscevo solo la pista, ma qui non avevo mai corso sul bagnato”.

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Le difficoltà vissute da Petrucci a Phillip Island


Nonostante tutto il ternano è riuscito a portare a casa un settimo posto (poi diventato ottavo per la penalità ricevuta), un risultato di tutto rispetto considerando che ha raccontato: “La visibilità è stato un fattore difficile. Sono sempre stato dietro ad altri piloti e mi sono davvero spaventato”. Per questo il risultato vale più della posizione: “Sono contento di essere arrivato alla fine, è stata faticosa più mentalmente che fisicamente, per non fare errori. Ho dovuto giocare tanto con il freno motore, ho corso come quando un gatto vede l’acqua. Mi sono dovuto gestire e calmare, facevo dei tratti alla cieca. Non riuscivo a capire la velocità a cui andavo”.
Guardando la classifica ha poi ammesso: “Sono stato il primo dei debuttanti. Volevo finire più avanti, non sono contento ma devo esserlo, non avendo mai provato prima queste gomme”.

La grande differenza con Bautista e Rinaldi


Poi ha abbassato le aspettative sul suo conto, aggiungendo: “Quest’anno me la voglio godere e prendere quello che viene. Oggi ho fatto il massimo. Con il posteriore non avevo grip, ho preso dei rischi. Ringrazio i ragazzi della squadra”. Parlando del suo potenziale sull’asciutto ha raccontato: “Ci vuole più tempo del previsto perché sono un pilota speciale con molti chili in più. La differenza con Bautista sono 30 kg e 20 con Rinaldi. Ho fatto un bello step venerdì con la posizione di guida”. La vittoria è stata conquistata proprio da Alvaro Bautista, di cui ha detto: “Era da tanto tempo che non vedevo un pilota fare qualcosa di diverso alla guida e fare quei tempi.

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