SBK test Phillip Island, Petrucci: "Incasso un secondo in 3 curve, devo capire perché"

SBK test Phillip Island, Petrucci: "Incasso un secondo in 3 curve, devo capire perché"© GPAgency/Gorini

Danilo cerca la strada: "Per fare il mio giro veloce ho rischiato la vita più che in tutta la Dakar. Stiamo sparando fuori dal bersaglio"

20.02.2023 ( Aggiornata il 20.02.2023 11:18 )

Lavori in corso in casa Petrucci. Sembra infatti ancora lunga la strada che separa Danilo Petrucci dalla completa simbiosi con la Panigale V4R, e purtroppo per il ternano il tempo a disposizione comincia a scarseggiare. La P12 – a più di un secondo dalla vetta – odierna non è ovviamente in linea con quanto sperato, ma Danilo pare avere abbastanza chiari in mente i problemi che attualmente gli impediscono di brillare.
 
“In tanti punti se provo a guidare come voglio rischio di cadere – apre Petrucci - specie con il gas in mano: abbiamo fatto dei progressi sul passo, ma resta il problema della gomma nuova, che non riesco a sfruttare. Soffro un po’ di instabilità in sella, tanto che oggi ho perso le alette, forse andavo troppo forte (ride ndr)”.
 
Il passaggio dalla V4R 2022 alla 2023 ti sta aiutando?
 
“La 2023 ha una erogazione più fruibile, ma non risiede lì il mio problema. Il mio problema si verifica in accelerazione, quando il tanto carico sul posteriore fa sì che l’anteriore non sia direzionabile. Su 12 curve in 10 vado come i migliori, ma in 3 prendo un secondo: è un qualcosa che mi sorprende perché non capisco. Forse sto esagerando in alcuni punti, andando al contempo piano in altri dove penso di essere veloce. Sono contento del tempo fatto con le gomme usate, ma una volta montate quelle nuove mi sono migliorato solo di due decimi, seguendo Toprak”.

Petrucci: "Per ora non mi fido per nulla della moto"

Il problema relativo alle gomme nuove può complicarti la vita in Superpole.
 
“Esatto, anche perché ad oggi fatico un po’ nel fare sorpassi. Stiamo sparando fuori dal bersaglio, occorre capire se di un centimetro o di un metro: secondo me comunque il potenziale alto, in caso contrario non potrei fare alcune curve più veloce degli altri piloti Ducati, quindi penso sia solo questione di adattamento alle Pirelli. Chiaramente vorrei fare di più, quindi non sono soddisfatto: ho bisogno di acquisire velocità con le gomme nuove, in primis per capire dove lavorare. Per migliorare due decimi ho rischiato la vita come in tutta la Dakar”.
 
Vi sono altri aspetti della V4R sui quali devi lavorare?
 
“Il potenziale come detto è altissimo, ma dobbiamo lavorare anche dal punto di vista della geometria. Rispetto alla moto che avevo in America l’ergonomia è diversa: essendo grande di statura ero seduto molto in basso, ma la moto 2023 è più alta davanti, il che mi sta facendo soffrire, ma fino ad Assen non avremo soluzioni in questo senso”.
 
L’impressione è che manchi poco per compiere un grande passo avanti.
 
“E’ vero, ma ancora non mi fido per nulla della moto. Ci scontriamo con tanti piloti che hanno la stessa moto dell’anno scorso: io vorrei essere tra i primi, per questo sono un po’ insoddisfatto, ma vediamo. In generale mi sento molto puntato sull’anteriore in ingresso, quindi fatico ad entrare veloce in curva, dato che mi sento già al limite”.
 
SBK Test Phillip Island, Bautista: "La caduta? Un errore sciocco, ma ho buone sensazioni"
 
 
 

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi