Radici, colleghi e futuro: SBK 2023 dal triplice significato per Bradley Ray

Radici, colleghi e futuro: SBK 2023 dal triplice significato per Bradley Ray

Con l'indipendente team MotoXracing, il titolato British Superbike dimostrerà il valore della serie d'Oltremanica, se è giusto erede dei connazionali già campioni del mondo, se una moto ufficiale 2024 fa per lui

09.01.2023 ( Aggiornata il 09.01.2023 16:17 )

Traducendo dall'inglese all'italiano il cognome "Ray", viene fuori il significato "raggio". Quanto brillerà il campione del British Superbike è Bradley, ventincinquenne originario di Ashford? Si tratta di una cittadina situata nel Kent, la stessa che ha dato i natali al connazionale Leon Camier, oggi manager Honda HRC in SBK. Proprio nella massima serie delle derivate di serie (ops), il forte e simpatico Bradley Ray debutterà da pilota titolare assieme al team Yamaha Motoxracing. Per l'occhialuto britannico, il 2023 è da doppia sfida di carriera.

Piccolo Lord: quanto vale il British Superbike?


Bè, piccolo. Diciamo giovane. Bell'età quella di Bradley per debuttare nel Mondiale di categoria. Occorre però precisare che il vero debutto SBK fu per lui una wild card spesa nel 2018 assieme al team Builbase Suzuki, nella figurazione del round di Donington Park.

Come andarono le due gare disputate in Terra amica? Mmm, così così: su una pista dove aveva da poco siglato doppietta nel British Superbike, il "Teletubbies" locale arrivò quattordicesimo e quindicesimo, impressionando positivamente quasi nulla. I commenti sul valore della competizione d'Oltremanica risultarono severi, idem quelli riguardanti l'ospite d'eccezione. Ah, ci viene in mente che il protagonista dell'articolo partecipò anche a un Gran Premio iridato Moto2, nel 2015 sempre a Donington Park. Ritirato.

Ne è passato di tempo, ed eccoci qui: Ray è maturato, si è fatto ancora più forte, e arriva da titolato in carica del campionato che ricopre il suolo inglese e scozzese. Missione compiuta in sella alla Yamaha del team OMG Racing. Come dice la sigla della squadra "Oh My God", omiddio da noi, questo merita una chance internazionale di livello. Qualcuno ha seguito il suggerimento, offrendogli una buona chance. Ora, però, lui dovrà far sventolare allto l'Union Jack, altrimenti...

Compaesani "scomodi" per Bradley


Abbiamo menzionato Leon Camier, facendo intendere come la SBK sia di matrice britannica. Il vincitore 2022 è Alvaro Bautista, d'accordo, ma dal 1988 al presente i rappresentanti di fama ad aver messo la corona sulla testa sono numerosi. Vi deliziamo con nomi e cognomi? Ma certo.

Carl Fogarty, quattro volte iridato: 1994, 1995, 1998 e 1999. Neil Hodgson, eroe 2003. James Toseland, in alto nel 2004 e 2007. Tom Sykes e l'impresa 2013. Jonathan Rea, autore della striscia 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020. Sei (#6#) le affermazioni firmate dal nordirlandese, traguardo impressionante solo da raccontare, figuriamoci da concretizzare.

Oltre ai piloti elencati, sono tanti gli assi arrivati dall'Isola di Albione a dettare legge nel mondiale. Ray lo sa benissimo, infatti, scommettiamo nella sua voglia di correre per meritare di essere annoverato tra gli "eredi" dei miti elencati qui sopra?

Passa alla prossima pagina per scoprire la stagione da Indipendente di Ray

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