SBK 2023, Xavi Vierge e la speranza di riportare in alto la Honda

SBK 2023, Xavi Vierge e la speranza di riportare in alto la Honda© GP Agency

Dopo il primo anno di apprendistato lo spagnolo deve e può puntare a fare bene nell’anno che verrà nel campionato delle derivate di serie

09.01.2023 12:19

La stagione appena passata ha visto concludere al decimo posto il pilota spagnolo Xavi Vierge, che dopo i sette anni in Moto2 ha scelto di passare in Superbike con il team giapponese. La Honda tempo fa aveva portato un nuovo progetto per fare risultati; una moto nuova che aveva il dovere di spodestare la Kawasaki dal trono, o per lo meno rendergli la vita difficile. Il 2023 mette quindi la Vierge e il suo compagno sempre più sotto i riflettori chiamati a dare il massimo.

La seconda stagione di Xavi sarà quella giusta?


Vierge si è trovato subito relativamente a sua agio ad inizio 2022, quando dai prototipi del motomondiale è passato in sella alla CBR 1000 RR-R. Lui ha collezionato un settimo posto alla prima prova ad Aragon e uscendo poche volte dalla top ten nelle gare successive. Per trovare il suo miglior piazzamento dobbiamo aspettare quattro round arrivando a Misano dove in Superpole race ha chiuso in quarta posizione.

L’anno dello spagnolo lo possiamo chiamare di ambientamento, essendo la prima stagione, ma il prossimo dovrà essere quello giusto in cui il pilota Honda deve portare alla casa giapponese dei piazzamenti.

CBR 1000 RR-R: obiettivo stabilità


Fin dal suo debutto la Fireblade ha mostrato caratteristiche di moto che la rendevano brusca nelle reazioni, non dando modo di farsi perdonare in caso di errore in accelerazione. Questa è stata una delle cause principali delle prestazioni altalenanti dei piloti, ma per la nuova stagione la casa di Tokyo ha portato in pista nuovi accorgimenti che sono stati provati da Vierge e Lecuona nei test svolti da poco ad Jerez. Si tratta principalmente di modifiche tecniche alla parte strutturale della CBR. Il team ha montato un telaio più lungo che si spera possa risolve i problemi di eccessiva reattività, e in secondo luogo hanno messo mano alla zona del pivot. Quest’ultima a seconda delle necessità può variare il modo in cui lavora il posteriore o anche l’anteriore. Se tali accorgimenti dovessero funzionare la Fireblade potrebbe fare un passo in avanti notevole in termini di stabilità e una migliore resa in accelerazione. Resta però sempre il divario che la moto ha motoristicamente con Ducati e compagnia.

Ne ha parlato inoltre anche Leon Camier, team manager del team, durante i test di Jerez: “Abbiamo alcune specifiche del motore leggermente diverse, un'evoluzione del forcellone e dobbiamo fare un po' di lavoro sulla geometria. Abbiamo apportato alcune piccole modifiche elettroniche ma solo le cose basilari che, in questo periodo dell'anno, provi ad aggiornare. Il forcellone è un'evoluzione di quello che avevamo già, solo fare un altro passo avanti per cercare di trovare un po' più di aderenza in piega”.

Cosa prevede il 2023 per la Honda?


Possiamo dire che, viste le restrizioni regolamentari dei i team nel toccare determinate parti della moto senza modificare anche il modello di serie, le mosse di Honda sono ingenti seppur resta sempre il gap prestazionale riguardo il motore. L’obiettivo è quello di portare in pista in Australia il 25 febbraio una moto più efficace sotto il punto telaistico così da sperare di puntare al podio, o per lo meno dare fastidio alle tre case leader, Ducati, Yamaha e Kawasaki.

I piloti Vierge e Lecuona nella passata stagione hanno dimostrato di metterci del proprio, anche quando la moto non era il massimo, quindi le carte ci sono per vedere un pilota con tuta rosso e bianca sul podio, manca solo il risultato concreto.

 

 

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