SBK Ducati, Giulio Nava: "Costanza e versatilità punti di forza di Bautista"

SBK Ducati, Giulio Nava: "Costanza e versatilità punti di forza di Bautista"© GP Agency

Il capotecnico del campione del mondo spagnolo ha spiegato in esclusiva quali sono stati i meriti della squadra e del pilota ai fini del raggiungimento del titolo 

02.12.2022 ( Aggiornata il 02.12.2022 15:06 )

L'annata d'oro della Ducati in SBK è divenuta possibile grazie al perfetto lavoro compiuto da Alvaro Bautista e dal suo box, in una stagione caratterizzata da ben 16 vittorie. Parte integrante del successo dello spagnolo ha riguardato Giulio Nava, capotecnico nonché amico del neo campione del mondo. In esclusiva ai nostri microfoni, il capotecnico italiano ha analizzato gli aspetti portanti di un'annata a dir poco perfetta, strizzando l'occhio al 2023, dove la squadra italiana avrà il difficile compito di ripetersi.

Giulio Nava: "Non sono sorpreso del livello di Bautista"

"Adesso che è passato un po' di tempo dalla vittoria iridata di Alvaro e avete metabolizzato, come racconti questo successo?"

"La soddisfazione è la stessa dei primissimi momenti, ovviamente adesso abbiamo metabolizzato il tutto. Siamo più coscenti e lucidi nel riconoscere i momenti più importanti del campionato. Abbiamo fatto una grande annata, grazie all'impegno di tutti".

"Quali sono stati i punti di forza della Ducati e di Bautista?"

"Penso che siano la costanza e la versatilità sia per la moto che per Alvaro. Da fuori si vede che Bautista è sempre andato a podio e si potrebbe pensare che sia stato quasi facile, ma non è così, alle spalle c'è un grande lavoro sia della squadra che dei tecnici a casa. È tutto un pacchetto che di volta in volta va adattato alle gomme e al circuito. Ci vuole costanza per tutto il campionato cogliendo sempre il massimo ricavabile".

"È stata una sorpresa veder maturare e crescere Bautista a 38 anni?"

"La sorpresa c'è sempre, da 0 a 100 Alvaro era già a 99, e fare quell'ultimo passo è sempre difficile. Lui diceva delle cose ed in piste le faceva, era incredibile. Però non direi che mi ha sorpreso fino in fondo. Penso che le capacità per poter vincere il campionato del mondo le avesse già; poi il fatto di vincere il titolo è un insieme di tante cose che sfuggono anche al suo controllo perchè non dipendono da lui. Poi io sono ancora più contento della sua vittoria, non solo perchè lavoro con lui e per la Ducati ma anche in virtù del rapporto amicale che abbiamo".

"Hai già potuto dare un'occhiata alla moto 2023?"

"La moto ancora non l'ho vista, ho parlato con l'ingegnere responsabile Marco Sambenedetti ma su cose di dettaglio, non su qualcosa in particolare riguardo la Panigale 2023".

"Dove si può ancora migliorare sotto il profilo della competitività?"

"La moto funziona bene, non mi aspetto una rivoluzione da Ducati. Basta continuare a lavorare così, il progetto si è dimostrato validissimo. Ovviamente si può crescere sempre, si potrebbe avere la moto ancora più performante sotto tutti gli aspetti: telaio, freni, sospensioni, elettronica. È un processo senza fine".

"Hai già iniziato a pensare alla questione della "zavorra", del peso minimo che potrebbe essere introdotto"?

"Sicuramente nel momento in cui questa cosa sarà reale e quindi quando sapremo quando, quanto e se la moto andrà zavoratta andremo a definire gli interventi da fare. Un conto è mettere un chilo, un'altra cosa è metterne 20. È complicato rispondere se ancora non è tutto ben chiaro".

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