SBK, Redding: "Subito peso minimo moto/pilota". Bautista: "Più facile lamentarsi che lavorare"

SBK, Redding: "Subito peso minimo moto/pilota". Bautista: "Più facile lamentarsi che lavorare"© GPAgency

Scontro social tra l'inglese e lo spagnolo. "Serve equità" attacca Scott, "Prima volta che sento queste lamentele" la risposta di Alvaro

26.10.2022 ( Aggiornata il 26.10.2022 12:31 )

Per il 2024 sembra cosa fatta, ma potrebbe non bastare a placare le discussioni. Il tema peso minimo moto + pilota infatti continua a far discutere in Superbike, tanto che sull’argomento è tornato Scott Redding, uno dei piloti maggiormente coinvolti a causa della sua statura. Punto focale ovviamente la differenza fisica con Alvaro Bautista, attuale dominatore del campionato dalla statura notevolmente minore.
 
“Dovrebbe esserci un limite di peso minimo per i piloti nel 2023? – apre Redding nel suo post Instagram – In Superbike è stato fatto un ottimo lavoro  nel creare un grande spettacolo, ma perché non vi è un limite di peso minimo per i piloti? Posso parlare di questo argomento in quanto non sono quest’anno un contendente al titolo, mentre coloro che lo sono non ne parlano perché verrebbero criticati dai fan e dagli "esperti" dei social”.
 
Nel suo post Scott allega alcuni filmati relativi a battaglie tra lui e lo spagnolo di Ducati, agevolato nel sorpasso da una migliore accelerazione in uscita dalla curve, provocata da tanti fattori, tra i quali il minor peso.
 
“Potete vedete il chiaro vantaggio che un pilota estremamente più piccolo guadagnerà su un rettilineo, in genere dai 2 ai 4 decimi: questo può non sembrare molto per molti di voi, ma quando 10 piloti sono racchiusi in un secondo, questo 0.2 su un rettilineo fa la differenza. Oltre al guadagno di velocità, un pilota più leggero non consuma la stessa quantità di gomma di un pilota più pesante. Pertanto, alla fine della gara ossia nel momento più critico, i piloti più leggeri avranno probabilmente più aderenza rispetto ai loro avversari, il che significa maggiori possibilità di vittoria”.

Bautista: "Se limitiamo il peso, facciamo lo stesso con la forza"

 
 
 
 
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Un’analisi lucida quella dell’inglese, ovviamente votata verso la propria causa, che si chiude con un riferimento all’ultimo tracciato calcato dalle derivate, quello di San Juan.
 
“Conosco le informazioni legate all’usura degli pneumatici, ma sono riservate. Se guardate i settori di San Juan, vedrete che nel settore 2, formato da 2 curve e per tre quarti da un rettilineo, vi è un chiaro vantaggio: questo fa sì che il pilota svantaggiato spinga oltre il limite per cercare di recuperare quanto perde in rettilineo. Penso solo che il campionato debba essere il più equo possibile: probabilmente riceverò tante critiche, ma va bene così perché qualcuno deve parlarne”. 

Una polemica che non ha lasciato indifferente il citato Bautista, che ha voluto controbattere già nella sezione dedicata ai commenti del post di Scott. 

"Limitiamo anche la forza allora. I piloti piccoli hanno meno forza per muovere la moto e guidare in curva - l'arringa di Alvaro - ma questo non è un problema per i piloti grandi e quasi culturisti: se si pone quindi un limite per una cosa, bisogna porne un altro per un'altra. Penso che sia più importante concentrarsi e sfruttare i punti forti di sé stessi, cercando di minimizzare i punti deboli, ma è più facile trovare scuse esterne che lavorare duramente e accettare la realtà. E' la prima volta nella mia carriera che gli altri piloti si lamentano del peso dei piloti". Insomma, la polemica non sembra avere fine. Quale sarà il prossimo capitolo?

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