La SBK pronta a ballare il tango: in Argentina Bautista cerca lo strappo decisivo

La SBK pronta a ballare il tango: in Argentina Bautista cerca lo strappo decisivo

Lo spagnolo potrebbe ipotecare il titolo, ma Toprak nel 2021 fu quasi imbattibile. Rea per l'onore, occasione per Rinaldi e Bassani

19.10.2022 ( Aggiornata il 19.10.2022 12:54 )

Ci siamo, dopo 9 intensi ed appassionanti round in Europa, la Superbike è pronta a sbarcare oltreoceano, per gli ultimi tre appuntamenti della stagione 2022. La prima tappa è in Sudamerica, per la precisione in Argentina, sull’imprevedibile tracciato di San Juan. Imprevedibile per varie ragioni, in primis le più che mutevoli condizioni dell’asfalto, che in più di un’occasione hanno creato problemi ai protagonisti: “indimenticabile” a tal proposito nel 2019, quando – in Gara 1 – ben 6 piloti – tra i quali Chaz Davies e Marco Melandri – decisero di non prendere parte alla corsa, per protestare contro l’eccessiva scivolosità dell’asfalto.
 
Ora però è tempo di guardare avanti, nella fattispecie ad un nuovo capitolo della battaglia titolata tra Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu, con Jonathan Rea oramai spettatore interessato, visto l’andamento degli ultimi round e gli 82 punti da recuperare nei confronti dello spagnolo. Spagnolo che arriva in Argentina forte dell’ottima prova messa in scena a Portimao, dove la vittoria in Gara 2 gli ha permesso di concludere un altro fine settimana – siamo a 8 su 9 – con almeno una vittoria.
 
Per Bautista San Juan può certamente rappresentare un’incognita, ma restano un paio di punti fermi, ossia la vittoria ottenuta in Gara 1 nel 2019 e la velocità sul dritto della sua Panigale V4 R, certamente utile sul lungo rettilineo che collega curva 7 e curva 8. Un punto dove dovrà invece faticare Razgatlioglu, vincitore però di 2 gare su 3 nella passata stagione: per il turco il tempo stringe, tanto che il round argentino ha davvero il sapore di penultima - o ultima - spiaggia.

Rinaldi e Bassani in cerca di gloria

Detto dell’alto potenziale che potrebbe sfoderare Ducati sul tracciato argentino, è dunque lecito attendersi molto da Michael Ruben Rinaldi, che nel post gara di Portimao non ha nascosto le proprie velleità di podio – “in Argentina potremmo fare 1-2” – da confermare una volta in pista. Molto promettente anche il fine settimana di Axel Bassani, ormai una certezza nelle prime posizioni ed ancora in attesa della prima vittoria.
 
In cerca invece di una scossa Andrea Locatelli, che a Portimao ha mostrato primi segnali di ripresa, da confermare però necessariamente in Argentina. Tutto da scoprire invece il potenziale di Honda, prima casa che potrebbe usufruire delle super concessioni e di BMW, che può contare comunque sull’ottimo feeling che lega Scott Redding e San Juan, con l’inglese autore l’anno scorso di pole e vittoria in Gara 2. Primo ballo del nuovo corso infine per Xavi Fores ed il team Barni, con lo spagnolo che prende il posto di Luca Bernardi.

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