Mercato SBK: Rinaldi-Bassani, in Ducati Aruba c'è una poltrona per due

Mercato SBK: Rinaldi-Bassani, in Ducati Aruba c'è una poltrona per due© GpAgency

Il duello è sportivo ma anche dialettico, fatto di botta e risposta. Chi affiancherà Bautista nel 2023?

26.08.2022 12:11

Non ci sono Eddie Murphy e Dan Aykroyd, né contenziosi a Wall Street legati al… succo d’arancia surgelato, e il caldo odierno è quanto di più lontano ci sia rispetto al Natale, quando il film viene tradizionalmente trasmesso.

Eppure l’odierna Superbike offre una vera riedizione di “Una Poltrona per Due”, perché la sfida tutta italiana tra Michael Ruben Rinaldi e Axel Bassani (il cui nome è ispirato a un altro personaggio interpretato da Eddie Murphy...) ha tratti comuni con la celebre pellicola.

Del resto, si parla dell’ambitissima seconda sella del Team Aruba per il 2023, la struttura di riferimento della Ducati tra le derivate, per la quale – stando agli ultimi exit poll – i primi due candidati sembrano essere l’attuale proprietario del posto, Rinaldi, e il migliore Indipendente, Bassani. La conferma contro la novità, all’interno di un derby italiano.

La storia e il percorso di Rinaldi sono noti, e sono legati a doppio filo con il Team Aruba: Michael è sotto l’ala di Stefano Cecconi già dal 2016, con l’esperienza in Stock 1000 culminata con il titolo, sempre con la Ducati, al secondo tentativo.

Il 2018 ha portato lo sbarco nella SBK, con il Team Aruba che per lui ha compiuto lo sforzo di schierare – nei round europei – una terza moto, in sella alla quale il riminese ha iniziato a farsi notare. Nelle due stagioni seguenti Michael è passato, senza uscire dall’orbita Aruba, per i Team Barni e Go Eleven, e con quest’ultimo è scattata la magia: una vittoria e tre podi di manche gli hanno infatti regalato lo status di promessa su cui puntare, e soprattutto la tanto sognata Panigale V4 R del team ufficiale. Il degno finale di un percorso impostato a tavolino da Cecconi.

Eppure, la moto tanto desiderata ha regalato pochi weekend da ricordare a Rinaldi – Misano e Barcellona 2021, ancora Misano nel 2022 – alternati a momenti di eccessiva difficoltà, come il travagliato inizio della stagione in corso. Difficoltà che le prestazioni degli ultimi due round hanno fatto un po’ dimenticare.

Dall’altra parte del ring c’è Bassani, il cui curriculum è più altalenante. Sembra passato un secolo da quando Axel sorprese tutti con il secondo posto a Magny–Cours nella Stock 600, al suo secondo gettone internazionale a 16 anni. E lo stesso si può dire del triennio 2017–19, quando dal sogno Moto2 con la Speed Up, terminato dopo appena cinque GP, passò a disputare due stagioni nel CIV Superbike, con soltanto poche apparizioni in quel mondiale Supersport in cui sarebbe tornato nel 2020.

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