SBK, Mackenzie delude: livello del BSB troppo basso?

SBK, Mackenzie delude: livello del BSB troppo basso?© GPAgency

Tarran è il campione della serie nazionale, ha gareggiato nella "sua" Donington, cogliendo poco e nulla, se non cadute e penalizzazioni. Oltremanica offrono spettacolo, ma i talenti dove sono?

17.07.2022 ( Aggiornata il 17.07.2022 19:16 )

Non saremo spietati, affermando "Il Bennett's British Superbike" è di basso livello?!" No, vero? Perché quanto visto a Donington Park è assolutamente significaivo: le wild card nazionali si sono viste poco e niente, rimediando delusioni e posizioni di rincalzo.

A parte il veterano Leon Haslam, l'esempio calzante è rappresentato da Tarran Mackenzie, bravo figlio d'arte di papà Niall. Il campione in carica si è presentato con la Yamaha R1, sì modificata per le esigenze del mondiale, tuttavia la stessa usata in patria. Su una pista conosciuta come le proprie tasche, quanto e dove è arrivato, rispetto al parimarc Razgatlioglu?

SBK, una volta sì che c'erano le wild card


Suvvia, come siete duri voi di Motosprint! Aspettate un attimo, leggete qui: Tarran, come gomme simili se non uguali alle specifiche utilizzate nel Regno Unito, ha preso due punti in Gara Uno, anche grazie ai ritiri altrui. Nella Superpole Race ha abbattuto l'incolpevole Xavi Vierge - lo scatto di copertina lo dimostra - rimendiando un arretramento di cinque caselle di Gara Due.

Nella manche conclusiva, appunto, Mackenzie è giunto quindicesimo. Tutto sommato, considerata la punizione, nemmeno malaccio. Ma tra qui e dire "bene", ce ne passa, eccome se ce ne passa. Come, non dovrebbe essere il campionato inglese quello in cui i piloti sono "veri", perché usano meno controlli elettronici, sfidandosi su piste pericolose?

Sì, ma poco imparano. E si vede: se il titolato in carica le prende così, figuratevi gli altri. Una volta, le wild card stupivano sulla pista amica, sfruttando pacchetti invidiabili: moto ufficiali, coperture dedicate, mano destra. Della seguente lista, Tarran ha mostrato tutto, fuorché il polso. Perlomeno, per ora. Altro che Neil Hodgson e Chris Walker nella Donigton Park edizione 2000.

BSB, tanto show, poca sostanza


TV, radio, prime pagine dei tabloid locali. Fantastico, anche perché i teatri in cui si consumano le sfide, volente o nolente, creano battaglie in pista. Verò, però il reale livello dei piloti BSB si vede quando uno o più di questi approdano nei mondiali o in campionati dalla importanza internazionale.

Jake Dixon ce ne ha messo di tempo per convincere e, probabilmente, ancora non ha convinto. Scott Redding stesso, ha affermato più volte che tornare a casa e poi in SBK è stata dura, poiché per lui disimparare si è rivelato fenomeno inatteso. 

Cosa manca sull'Isola di Albione ai talenti locali? Forse il talento, ma vorremmo sbagliarci. Sicuramente, la mentalità: abolendo la tecnologia, da una parte si costringe il pilota a tirare fuori qualcosa in più, dall'altra qualcosa in meno. Perché, ripetiamo: se non si sta al passo coi tempi, non si siglano tempi da record.

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