SBK Donington, Bassani: “Se sarò in Ducati l'anno prossimo? Vedremo”

SBK Donington, Bassani: “Se sarò in Ducati l'anno prossimo? Vedremo”© GPAgency

Nel frattempo Axel si mette in mostra: "Vorrei sempre battere Rinaldi: è italiano e ha la mia stessa moto"

16.07.2022 ( Aggiornata il 16.07.2022 18:35 )

Il sabato di Donington non ha particolarmente sorriso alla pattuglia Ducati, ma Axel Bassani rappresenta l’eccezione. Il ragazzo di Feltre infatti ha colto una bellissima quinta posizione, risultando la prima Ducati al traguardo nonché il primo pilota indipendente. Un risultato incredibile, quasi paragonabile ad un podio.
 
“Siamo la prima Ducati al traguardo - ribadisce Axel - il che per il mio team equivale ad un podio, specie pensando alla velocità di Bautista. Stamattina abbiamo fatto un grande passo avanti dal punto di vista dell’assetto, che mi ha permesso di spingere come volevo”.
 
In ottica mercato quanto è importante precedere Rinaldi?
 
“Battere Rinaldi è molto importante per me, sia perché italiano sia perché ha la mia stessa moto. Vorrei batterlo sempre, ma a volte non è possibile: quando sono a posto tecnicamente e fisicamente lo è”.
 
Nel 2023 ti vedi al 100% in Ducati? O potremmo vederti altrove?
 
“Vedremo”

Bassani: "Noi vediamo la pista, la moto no"


Pensi di poter fare meglio in sella ad un’altra moto?
 
“Quando cambi è sempre un mistero, quindi è difficile da dire. Usare la stessa moto per più anni è meglio, dato che quando cambi puoi migliorare come peggiorare. La Ducati è un’ottima moto, ed i risultati di Bautista lo dimostrano, ma non c’è una moto sempre superiore alle altre”.
 
Come valuti il supporto di Ducati nei confronti del team Motocorsa?
 
“Normale direi, mi aiutano quando ho bisogno. Il team Motocorsa è piccolo perché è da pochi anni in Superbike, ma è una struttura di livello”.
 
Quest’anno sei molto più rapido a Donington rispetto al 2021. Qual è il segreto?
 
“Ora riesco a fare quello che voglio con la moto, grazie a dei passi avanti con l’assetto. Nulla di speciale: per me è una pista come un’altra, e per la moto lo stesso. Noi vediamo la pista, la moto no (ride ndr)”.
 
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