Ducati non vince nel Regno Unito dal 2011. Alvaro può rompere il digiuno, ma i rivali partono favoriti
Dopo quattro settimane di stop, si torna finalmente in pista. La Superbike è pronta infatti ad interrompere la prima delle due pause estive – la seconda si protrarrà per tutto il mese di agosto – tornando in azione a Donington, il tracciato dove tutto è iniziato: proprio il tracciato inglese ha fatto da palcoscenico al primo round della storia del campionato Superbike, nell’oramai lontano 1988.
In quella occasione furono Davide Tardozzi e Marco Lucchinelli a spartirsi il successo nelle due manche, in sella rispettivamente alla Bimota ed alla Ducati. Delle due moto appena citate solo la seconda è ancora presente nel campionato, ed a Donington va in cerca di una vittoria che manca davvero da troppo tempo. L’ultima affermazione griffata Borgo Panigale tra i saliscendi inglesi infatti risale addirittura al 2011, grazie a quel Carlos Checa che – a fine anno – avrebbe poi portato a casa il titolo iridato.
Il presente ad ogni modo non potrebbe essere più radioso per la casa italiana, che guida il gruppo in classifica generale grazie ad Alvaro Bautista, atteso a Donington da una piccola prova del nove. Per lo storico sopra citato infatti la pista inglese potrebbe essere uno dei pochi terreni infidi per lo spagnolo e la V4R, che in caso di successo manderebbero un ulteriore segnale forte e chiaro alla concorrenza. Bautista e tutta la pattuglia Ducati tra l’altro corrono anche per la storia, dato che la casa di Borgo Panigale è attualmente a quota 998 podi in categoria, e dunque ad un passo da quota 1000.
Chi va a caccia di traguardi storici è anche Kawasaki, alla quale manca solamente un podio per arrivare a quota 500, occupando attualmente la seconda piazza in questa speciale classifica. A guidare la spedizione sarà ovviamente Jonathan Rea, che a Donington ha vinto quattro delle ultime sei manche disputate, e parte dunque con i favori del pronostico al pari di Toprak Razgatlioglu, capace l’anno scorso di conquistare entrambe le gare lunghe: inutile dire dunque che il round alle porte rappresenta un’occasione d’oro per Jonathan e Toprak nell’inseguimento a Bautista, che può comunque amministrare i 36 punti di vantaggio sul nordirlandese ed i 79 sul turco.
Detto dei big three non mancherà chi cercherà ancora una volta di inserirsi nella lotta per il podio, e tutti gli indizi portano ai tre piloti che li inseguono in classifica generale ossia Andrea Locatelli, Iker Lecuona e Michael Rinaldi. Tutto questo nonostante le premesse non siano particolarmente incoraggianti: Andrea e Michael infatti non sono riusciti sinora ad andare oltre rispettivamente la nona e l’ottava piazza in Inghilterra, mentre lo spagnolo affronterà tra pochi giorni il suo primo fine settimana a Donington, potendo però contare su un piccolo test svolto in giugno.
Chi invece potrà contare sul fattore campo è Alex Lowes, con la seconda Kawasaki ufficiale, e soprattutto Scott Redding, in cerca di soddisfazioni dopo un inizio di stagione in BMW a tinte opache. Non vanno dimenticati poi Leon Haslam, che torna in sella alla Kawasaki del team Pedercini, e le due wild card Peter Hickman e Tarran Mackenzie.
Occhi puntanti infine sul resto della pattuglia italiana, a cominciare da Axel Bassani. Il pilota di Feltre arriva in Inghilterra forte del grande miglioramento compiuto a Misano e del recente test svolto a Most, e va ora a caccia di conferme. Weekend tutto da costruire invece per Roberto Tamburini e Luca Bernardi, al loro primo fine settimana di Donington in classe regina, dopo averci corso in una sola occasione in Supersport – Roberto – ed in Supersport 300.
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