SBK, Pedercini smentisce Cresson: “Non ha adempito ai suoi doveri”

E’ tempo di fare sul serio ad Assen, ma nel paddock della Superbike non può che tenere banco il caso Cresson – Pedercini, con la fragorosa rottura tra le parti avvenuta proprio alla vigilia del secondo round stagionale. Una vicenda sulla quale ha ovviamente voluto dire la sua Lucio Pedercini, proprietario del team TPR, desideroso di smentire quanto dichiarato in precedenza dal pilota belga.
 
“Non voglio continuare ad alimentare il caso - apre Lucio - ma devo chiarire che quanto riportato da Cresson e dal suo entourage è del tutto falso. Per quanto riguarda Loris posso dire che era assolutamente a conoscenza della rottura dell’accordo prima di questo fine settimana, cosa della quale ho le prove, e che la nostra decisione di interrompere la collaborazione è stata causata da una serie di mancati adempimenti da parte sua, di diversa natura".

Pedercini: "Scadenze non rispettare, Haslam è un professionista"

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Nulla a che vedere con il lato economico, sul quale Lucio precisa comunque la situazione, smentendo nuovamente quanto dichiarato da Cresson.
 
“Le parti meccaniche che ha citato non sono di sua proprietà, così come la moto, che come normale che sia è del team. Non ho chiesto nemmeno ulteriori finanziamenti: vi erano delle scadenze contrattuali, cosa credo normale, che non sono stare rispettate. Inoltre non ho chiesto soldi extra, ma solo quanto pattuito in precedenza".
 
Nel frattempo l’azione in pista prosegue, con il team TPR impegnato in Olanda con il rientrante Leon Haslam.
 
“Leon è arrivato ieri notte all’una, dopo aver svolto i test ad Oulton Park per il BSB, ma prima delle otto di questa mattina era già nel box, il che è un grande segnale di professionalità. Il nostro programma attuale è di fare questa e le altre quattro gare già programmate con lui, mentre per le altre (Estoril in primis in ordine temporale ndr) dovremo trovare un sostituto". 

SBK, è rottura tra Cresson e Pedercini: ad Assen si rivede Haslam