SBK, Scott Redding: “Prima dei test credevo nella Top 6, ora meno”

SBK, Scott Redding: “Prima dei test credevo nella Top 6, ora meno”© GPAgency

Scott autore di due cadute nel Day 2: "Resta possibile, ma mi manca aderenza al posteriore. Baz è stato sorprendente, in gara capirò di più"

06.04.2022 ( Aggiornata il 06.04.2022 14:30 )

Che il passaggio da Ducati a BMW avrebbe potuto complicare i piani di Scott Redding era calcolabile, ma l’inglese sta riscontrando forse più problemi di quanti ne aveva previsti. L’undicesima piazza al termine della due giorni di Aragon certamente non rispecchia gli obiettivi di Scott e della casa tedesca, e le due cadute del secondo giorno (alla cinque ed alla uno) non fanno che aumentare i dubbi.
 
“Ho avuto una due giorni difficile. Nella seconda giornata sono migliorato, ma cadendo due volte: diciamo che cercavo il limite - racconta Scott - e posso dire di averlo trovato. Stavo provando diverse gomme sull’anteriore, e pensando di avere più confidenza ho spinto di più, finendo a terra. Abbiamo imparato un paio di cose, ma non abbastanza per fare il salto in avanti che volevamo”.
 
Dal punto di vista tecnico qual è il principale problema?

“Mi manca aderenza sul posteriore, e dobbiamo trovare il modo di rendere il comportamento del motore meno aggressivo. Per il resto non siamo messi male: in ingresso di curva sono forte, posso migliore a centro curva, ma al momento abbiamo problemi più grandi”.
 
Hai provato entrambe le SCQ a disposizione? Pensi possano essere utili per la Superpole Race?

“Le ho provate, ma ancora non penso possano essere un’alternativa per la gara sprint, dato che dopo un giro il decadimento è davvero ampio, e non posso permettermi di prendere ulteriori rischi”.

Redding: “Per ora mi sento troppo vicino al limite”


Pensi che il team abbia iniziato tardi i test nel 2022? La prima vera uscita è stata a marzo.

“Abbiamo fatto un test prima di fine 2021, ed i mesi di sosta sono stati sensati, dato che durante quel periodo sia io che il team abbiamo potuto lavorare sulle cose provate in quell’occasione”.
 
Baz è stato veloce, ed ha una corporatura simile alla tua. La cosa può esserti di aiuto?

“Le prestazioni di Loris sono interessanti, e sorprendenti, ma anche seguire le mosse di un altro pilota a volte non basta, dato che devi sempre fare il tempo. Io mi sento ancora troppo vicino al limite, ed essere veloce per un giro o venti sono due cose molto diverse per me al momento. Il weekend di gara può essere utile per capire”.

Tra poco è tempo di fare sul serio. Quale può essere il target?

“Prima del test pensavo che la top six fosse un obiettivo raggiungibile, ora direi che è più difficile. Resta un obiettivo possibile, ma vedremo come andranno le cose”.

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