Razgatlioglu: "Se Bautista non fuggirà lotteremo, e amo farlo"

La marcia di Toprak Razgatlioglu verso l’inizio della sua prima stagione da campione in carica prosegue, ed ora anche la penultima giornata di off season è ufficialmente passata agli archivi. Il turco ha ottenuto una ottima seconda posizione, nonostante un piccolo intoppo sul finale, che lo ha costretto ad una sessione extra di allenamento cardio.
 
“Ho avuto un problema tecnico in uscita dalla curva 15 – spiega il numero 1 - così sono tornato a piedi in pit lane (ride ndr). A parte ciò è stata una buona giornata: nel pomeriggio ho provato entrambe le moto, dato che nella prima avevo riscontrato qualche anomalia. Ho montato la SCX e le risposte sono state buone, sia dal punto di vista del tempo che della confidenza. Ho fatto una simulazione di gara con la nuova elettronica, per capire il suo funzionamento dopo dieci giri, ed è andata bene, almeno fino al momento in cui mi sono dovuto fermare”.
 
L’elettronica sembra il grande passo avanti di quest’anno. In cosa ti aiuta?
 
“In primis mi permette di allungare la vita delle gomme, ed oltre ciò mi aiuta sul bagnato: riesco a lavorare meglio con il controllo di trazione ed il freno motore. Il primo lo sento lavorare meglio giorno dopo giorno”.

“Sogno di vincere ad Aragon e Assen, due piste difficili per Yamaha”

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Hai sentito differenze rispetto al test di Barcellona?
 
“Con la prima moto ho avuto sensazioni diverse, principalmente a causa dell’aderenza diversa del tracciato: a Barcellona c’è poco grip, mentre qui molto di più, il che mi ha portato a provare anche la seconda moto”.
 
Pensi di avere una moto per vincere già ad Aragon?

“Quest’anno il mio sogno sarebbe quello di vincere sia ad Aragon che ad Assen, due piste dove l’anno scorso ho faticato. Stiamo lavorando e migliorando, quindi tutto sembra positivo, anche se Rea e Bautista sono molto veloci”.

Hai provato la SCQ? Farlo diventa obbligatorio per la gara.
 
“Siamo veloci con la gomma da gara (la SCX ndr), ma in effetti devo capire se la Q può coprire la distanza della Superpole Race”.

Inizi a sentire la pressione dell’essere campione in carica?

“No, voglio continuare a vivere la stagione gara per gara. L’anno scorso ho imparato: il campionato è importante, ma occorre focalizzarsi sulla singola gara. Ci sono tanti rivali forti ma io amo la lotta, quindi se Bautista non fuggirà ci sarà modo di lottare”.

Bautista, caduta "strana" nel Day 1 dei test di Aragon