Test SBK, Rinaldi alla fine del day 2: "Migliorato sul passo gara, peccato il giro singolo"

Test SBK, Rinaldi alla fine del day 2: "Migliorato sul passo gara, peccato il giro singolo"© GPAgency

Test finiti in anticipo per Michael: "Quando ho messo la gomma nuova sono iniziate a cadere le prime gocce. Ad Aragon tirerò le somme"

26.03.2022 16:44

Si sono anticipatamente conclusi i test di Michael Ruben Rinaldi che, come ad esempio il team KRT, ha deciso di non sfidare il maltempo, non scendendo in pista nel pomeriggio del day 2 di Barcellona. Ad ogni modo il romangolo può sorridere in virtù del lavoro fatto, con un unico piccolo rammarico.
 
“Ho fatto un passo in avanti sotto il profilo del passo di gara – racconta - provando sia la moto con gli aggiornamenti che quella senza. Purtroppo quando ho messo la gomma morbida (la SCX ndr) sono iniziate a cadere le prime gocce, che mi hanno impedito di migliorare. Nel complesso sono contento del lavoro svolto”.
 Le comparazioni sono ovviamente una parte fondamentale nei test, e nel caso di Rinaldi hanno dato esito positivo.
 
“Ho provato nel modo corretto il forcellone, ed anche se non siamo al 100% siamo sulla strada giusta. Mi sono sentito a mio agio e sono stato veloce, quindi posso essere soddisfatto”.

Rinaldi: “Meglio concentrarsi su Aragon”

Come detto la pioggia ha interrotto i test di Rinaldi, che ha preferito evitare rischi sul bagnato, concentrandosi sul proprio assetto da asciutto.
 
“Purtroppo causa pioggia abbiamo deciso non terminare anzitempo la giornata: la mia priorità è migliorare sull’asciutto, quindi è meglio fermarsi per concentrarsi sul preparare al meglio la due giorni di test di Aragon”.
 
Aragon sarà l’ultima fermata dell’inverno di Rinaldi, nonché la prima tappa della stagione, dove iniziare con il piede giusto.

“Nei test dovremo trarre una base, con la quale iniziare la stagione, quindi riproverò le cose ho provato qui e lavorerò sui dettagli. Una volta fatto questo si inizierà a fare sul serio, e voglio cercare di stare sempre con i primi”.

Kenan Sofuoglu e Toprak Razgatlioglu, sul ponte a 400 km/h

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