SBK, Redding: “Cercavo di rendere la BMW una Ducati, ma non lo è”

SBK, Redding: “Cercavo di rendere la BMW una Ducati, ma non lo 蔩 GPAgency

"Questa moto ha bisogno di una certa direzione per funzionare e qui a Misano l'abbiamo trovata", racconta fiducioso Scott a fine test

17.03.2022 21:44

Si è chiusa con un settimo posto a nove decimi dalla vetta, occupata da Alvaro Bautista, la due giorni di test a Misano di Scott Redding. Un risultato che mette di buon umore il pilota britannico, convinto di aver imboccato la strada giusta per far rendere al meglio la sua BMW M1000RR.

"Anche questa seconda giornata è andata bene. Abbiamo fatto un altro grande cambiamento sulla moto rispetto a ieri e ho sentito immediatamente un grosso miglioramento. Abbiamo trovato una direzione su cui lavorare, almeno su questo circuito, ed è andata molto bene" ha raccontato Scott a fine giornata. "Sono molto felice con i progressi fatti da dicembre a oggi. So che i ragazzi hanno lavorato sodo. C'erano dei grossi aspetti da cambiare e l'hanno fatto. Il feeling è quello che è, ma è migliorato e questo è positivo per noi. Sono molto contento che il loro duro lavoro abbia dato qualche frutto".

Redding: "Abbiamo trovato la direzione per far funzionare la BMW"


"Avevamo un nuovo motore a Jerez, ma non era perfettamente a punto, per via della fretta di portarlo ai test. Ora sembra essere tutto a posto e il propulsore va forte. Abbiamo anche un nuovo serbatoio, il che cambia la posizione in sella e tutto quanto. Anche il carattere della moto è sostanzialmente cambiato" ha continuato il #45, spiegando come è cambiata la M1000RR tra questi test e i precedenti.

Un cambio di passo favorito anche dalla mentalità con cui Scott si è approcciato alla sfida BMW, che ha richiesto un discreto quantitativo di tempo per fa sì che il britannico iniziasse a capire per bene il DNA della nuova cavalcatura.

"Mi sono preso un po' di tempo perché stavo cercando di rendere la BMW una Ducati, ma non lo è - ha raccontato -. Mi sono serviti dei mesi per svuotare la mente e ricominciare da zero con la BMW e capire che questa moto ha bisogno di una certa direzione per funzionare. L'abbiamo trovata qui, quindi sono più rilassato perché vedo che la moto ha del potenziale e questo è l'importante".

Bautista al top nei test a Misano: “Mi sento forte come tre anni fa”

"Spingo, ma non per fare il tempo"


Il tanto lavoro da svolgere, del resto, non sembra spaventare Redding, che ha raccontato più nel dettaglio su cosa si è concentrato in questo Day 2 dei test, che lo hanno visto come unica punta del team ufficiale BMW.

"Abbiamo provato diverse cose nell'arco della giornata, avevamo differenti parti da testare, anche alcune gomme - ha spiegato -. La temperatura dell'asfalto non era l'ideale per provare questo genere di cose, ma le dovevamo comunque testare, quindi abbiamo provato un po' di cose differenti, per vedere qual era il limite con gli aggiustamenti che potevamo fare".

Condizioni che non gli hanno permesso di sfruttare appieno il potenziale della mescola SCX ma il britannico non ne fa un dramma, ammettendo di avere ben altro a cui pensare, in questo momento. "Oggi ho provato anche la SCX, ma la pista era troppo fredda, quindi ero più concentrato su altro che sul tempo ideale - ha puntualizzato -. Sto spingendo, ma non sto cercando il tempo in questo momento. Non do il 100%, per fare un crono".

"Lavoriamo insieme per crescere e vincere"


La strada per arrivare alla vetta è ancora lunga, ma i test a Misano hanno certamente regalato fiducia a Redding, più che soddisfatto del modo in cui sta lavorando la sua squadra.

"Con le mie conoscenze e la mia esperienza spero di poter portare più informazioni possibile per sviluppare la moto e migliorare i risultati. Non mi interessa essere il numero uno o due, all'interno del team. Mi pagano per fare dei progressi e io voglio migliorare il pacchetto, quindi abbiamo tutti ciò che vogliamo: io voglio vincere delle gare, loro vogliono vincere delle gare, lavoriamo insieme per crescere. Questo è ciò che conta per me. Sono contento perché c'è dello sviluppo e fino a che ci sono miglioramenti, modifiche e potenziamenti, sono un pilota felice".

Un processo graduale, con obiettivo ben chiaro in mente: far fare il definitivo salto di qualità alla BMW.

"Spero di essere il primo pilota BMW, ovviamente. Di sviluppare il progetto tanto da riuscire a vincere delle gare e, potenzialmente, il Mondiale. Questo è il mio obiettivo, la ragione per cui ho firmato il contratto - ha concluso Scott -. Non sarà semplice, ma dovremo procedere per gradi. È un processo e potrebbe essere tortuoso, ma fino a che continuamo ad avvicinarci all'obiettivo, non importa, è ciò che dobbiamo fare".

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi