Test Misano, Bautista: “La missione è non superare i limiti come nel 2019”

Test Misano, Bautista: “La missione è non superare i limiti come nel 2019”© GPAgency

Alvaro 1° a fine giornata: "Con la Panigale sento meno buche e più aderenza rispetto all'anno scorso. La caduta? Sono entrato in curva troppo forte"

16.03.2022 ( Aggiornata il 16.03.2022 20:08 )

Si chiude con il sorriso la prima giornata di test per Alvaro Bautista, che può guardare tutti dall’alto. Lo spagnolo sembra davvero sulla strada giusta nel suo percorso di riadattamento alla Panigale V4R, che continua a trasmettergli sensazioni molto diverse da quelle (negative) vissute nella passata stagione.
 
“Anche qui a Misano mi sembra che da un anno all’altro la pista sia cambiata - apre Alvaro - dato che sento meno buche e maggiore aderenza. Mi sono sentito a mio agio, nonostante non salissi in sella da un mese e mezzo. Ho avuto sensazioni simili rispetto a Portimao, nonostante la pista qui abbia una conformazione diversa. Nel pomeriggio ho provato nuovamente il nuovo forcellone, dal quale ho tratto delle conferme molto rassicuranti”.

Stamattina sei incappato in una caduta. Che è successo?

“Sono entrato più forte rispetto al giro prima, e sono finito a terra. Stavo prendendo il ritmo, ma forse ho esagerato. Ho cercato di salvarla senza successo: per fortuna non ci sono state conseguenze”.

Bautista: "Devi trarre il massimo senza esagerare"


Gerloff è stato veloce. Ti ha sorpreso?
 
“Non molto, dato che è un pilota forte e già ad Aragon è arrivato molto vicino a Razgatlioglu. Ho letto che Yamaha ha fatto dei passi avanti in Spagna, quindi non mi sorprende: Misano tra l’altro è una pista adatta alla R1, dato che conta più la guidabilità rispetto alla velocità massima”.

Manca meno di un mese all’inizio della stagione. A che punto sei?
 
“Sinceramente con questa regola delle dieci giornate di test sono passati tanti giorni tra un test e l’altro, mentre tra poco arriverà tutto insieme. Questo test di Misano mi serve per creare una base, per poi cercare a Barcellona di migliorare e spingere di più. Ad Aragon voglio arrivare al 100%, per lavorare già nei test per il weekend di gara”.
 
In tanti parlano della sfida tra te, Rea e Toprak. Tu come la vivi?

“Io sono tranquillo, e soprattutto concentrato su me stesso. Devo arrivare al massimo del mio potenziale, senza superare i limiti come fatto tre anni fa. Razgatlioglu deve difendere il numero uno, Johnny vuole riconquistarlo, mentre io aspetto di capire cosa posso ottenere. Ci saranno gare in cui sarò forte, altre dove faticherò, ma dovrò sempre cercare di ottenere il massimo”.  

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