Test Misano, Rinaldi: “A Portimao mi sono rotto una costola, ora sono al 95%”

Test Misano, Rinaldi: “A Portimao mi sono rotto una costola, ora sono al 95%”

Michael spiega: "Non ho dato peso ad una caduta con il cross. Non sto guardando i tempi ma sono già abbastanza veloce"

16.03.2022 ( Aggiornata il 16.03.2022 19:37 )

È stata una giornata importante quella odierna per Michael Ruben Rinaldi, molto di più rispetto a quanto i tempi possano raccontare. Il romagnolo infatti aveva terminato anzitempo i precedenti test di Portimao a causa di problemi fisici non ben identificati, che ora sembrano per fortuna (quasi) del tutto alle spalle.

“Due settimane prima dei test di Portimao sono caduto con la moto da cross - racconta Michael - ed avevo un po’ di dolore al costato, al quale però non ho dato peso. Nella seconda giornata di test in Portogallo ho iniziato a provare tanto dolore, che mi ha costretto a fare davvero pochi giri. Una volta a casa ho fatto i controlli, dai quali è emerso che con il cross avevo incrinato una costola, la quale girando a Portimao si è poi rotta. Non essendomi mai rotto una costola non sapevo le sensazioni derivanti, ma ora è tutto chiaro”.

Quali sono i stati i passi successivi? Ora come va?

“Ho cercato di curarmi, anche se l’unica cura in questo caso era il riposo, tanto che mi hanno obbligato a stare fermo. Oggi sono al 95%: mi sono gestito, riuscendo comunque a fare tutto il piano”.

Rinaldi: "Domani proverò il nuovo forcellone"


Bilancio della giornata?

“Sono un pochino indietro rispetto alla mia tabella di marcia, dato che Alvaro ha fatto due giorni a Jerez e due a Portimao, mentre io solo uno in Portogallo, quindi questo è il primo test in cui posso fare delle prove. Prima di fare esperimenti però dovevo chiarirmi riguardo alcuni vecchi dubbi di assetto, cosa che ho fatto. Domani quindi proverò il nuovo forcellone, per il quale sono fiducioso dato che ad Alvaro è piaciuto tanto: non sarà un pezzo che ti fa togliere un secondo, ma può aiutare, specie nei momenti difficili”.

Qual è l’obiettivo finale di questi test?

“Andare via con le idee chiare riguardo al lavoro da svolgere durante la stagione, oltre che creare una base solida di assetto. Faremo le stesse prove di questo test a Barcellona, per essere sicuri: ora non sto guardando i tempi, anche perché il feeling non è ancora perfetto, ma nonostante ciò sono stato già abbastanza veloce. Credo che per essere della partita serva solo sistemare alcune cose”.  

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