© Honda HRCDopo i collaudi svolti a Portimao, la Casa giapponese ha continuato la propria serie di prove girando martedì e mercoledì sul circuito intitolato ad Angel Nieto
24.02.2022 15:28
Continua la marcia di avvicinamento al Mondiale Superbike per la nuova coppia di pilota Honda HRC, composta da Xavi Vierge e Iker Lecuona: i due spagnoli sono scesi in pista a Jerez sia martedì che mercoledì, approfittando delle buone condizioni climatiche offerte dal meteo andaluso.
Entrambi i piloti hanno lavorato su elettronica e geometrie delle rispettive CBR1000RR-R Fireblade, raccogliendo dati utili in vista del primo appuntamento stagionale di Aragon (9-10 aprile).
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Vierge: "Buoni progressi"
“Sono contento perché ho fatto buoni progressi durante questo test e rispetto alla sessione di Portimao”, ha raccontato Xavi Vierge. “Devo essere sincero: avendo deciso di provare in due soli pomeriggi, ho iniziato entrambe le giornate nelle condizioni più calde e all'inizio ho faticato – l’ammissione dell’ex Moto2 – Assieme al team abbiamo lavorato molto bene a livello di elettronica, regolando e mettendo a punto il set-up fino a quando non abbiamo trovato la strada giusta”.
“Ho completato un paio di buoni long run, con un ritmo decisamente migliore rispetto all'ultima prova svolta a Jerez. Il lavoro è stato intenso, ma sono riuscito a fare molti giri senza problemi o ritardi, il che ci ha permesso di raccogliere molti dati”.
Lecuona: "Giornate proficue"
Una soddisfazione condivisa anche da Iker Lecuona: “Sono abbastanza contento del lavoro svolto in questi due giorni. Ho iniziato bene la sessione e sono riuscito a trovare una buona velocità fin dalle prime uscite. Anche io ho lavorato molto sull'elettronica, sulla regolazione del freno motore e su molti altri aspetti della moto, cercando di trovare un ritmo costante – la spiegazione dell’ex MotoGP – Nel Day 2 ho provato a mettere tutto insieme e la giornata è stata molto proficua. Devo continuare a lavorare così ma, intanto, vado a casa con il sorriso sulle labbra", ha concluso Iker.
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