SBK, Bautista: “Siamo al 30% del nostro potenziale”

SBK, Bautista: “Siamo al 30% del nostro potenziale”

“Non è vero che è stato Marquez a consigliarmi di passare alla Honda”, dichiara lo spagnolo. E aggiunge: “Il motore è potente, ma dobbiamo sistemare molti aspetti. Il progetto è nuovo, serve tempo”

03.04.2020 ( Aggiornata il 03.04.2020 11:55 )

Anche Alvaro Bautista sta pazientemente aspettando che passi l’emergenza Coronavirus: al momento è in ‘lockdown’ nella sua casa a Talavera de la Reina, in Spagna, che è uno dei Paesi più colpiti dal COVID-19. Il pilota ufficiale Honda sta alternando l’allenamento fisico al ruolo di papà, di una bimba di pochi mesi, come vi abbiamo già annunciato.

“Preoccupato per i miei cari”


"In Spagna c’è stata una crescita molto veloce, in maniera molto simile all’Italia. Sono un po’ preoccupato, per me e per i miei cari. Perché i numeri continuano ad aumentare e non si capisce quando possa esserci una fine. Però spero che con il lockdown ci sia un miglioramento", dice Bautista in un’intervista a Sky Sport.

"Per fortuna io e la mia famiglia stiamo bene. Passo le giornate chiuso in casa, mi alleno un po’ fisicamente, ovviamente non posso uscire per fare motocross o un altro tipo di allenamento più tecnico. Ma almeno mi sto divertendo tantissimo con la mia bimba, mi sto godendo tutti i momenti della sua crescita ed è molto bello", aggiunge Bautista.

“Il progetto Honda è nuovo”


La sospensione del mondiale ha interrotto il processo di affiatamento di Bautista con Honda, che era appena iniziato a Phillip Island.

L’anno scorso aveva debuttato nel mondiale Superbike e sulla Ducati vincendo subito. Questa volta si è dovuto accontentare di piazzamenti in sesta posizione a più di 4 secondi dal primo, nelle prime gare in Australia. Ma Bautista è fiducioso sul fatto che la situazione si evolva presto in positivo.

 "Il progetto è molto nuovo, confermo quanto detto in Australia: siamo al 30% del nostro potenziale e bisogna lavorare tantissimo. Dobbiamo migliorare soprattutto il feeling con la moto. Il motore è potente, ma dobbiamo sistemare molti aspetti. Come ho detto, il progetto è nuovo, la moto è nuova e pure il team, quindi serve tempo. Adesso purtroppo non è possibile lavorare, ma sono fiducioso di arrivare a un ottimo livello".

“Marquez non c’entra…”

Alla domanda se siano veri i rumors che parlano di un suggerimento di Marc Marquez al passaggio in Honda, Bautista ha negato.  

“Si è diffusa questa voce, ma in realtà non è stato lui a spingermi. In realtà lui ha provato la moto e io gli chiesto le sue sensazioni, ma questo è successo dopo che avevo già firmato con Honda”.

Se Alex Marquez non dovesse rinnovare, Bautista potrebbe tornare in MotoGP in squadra con Marc? Lo spagnolo non lo esclude.

"Lui e suo fratello sono una bella coppia, è bello vedere un team di due fratelli al livello più alto del motociclismo. Sicuramente per Alex sarà difficile, perché ci sarà pressione su di lui per raggiungere il livello di Marc. Vediamo cosa succederà in futuro…".

L'aspetto economico


"Adesso l’importante è recuperare la normalità. Speriamo che questo virus passi e non ritorni mai più. Poi ovviamente sarebbe bello per noi tornare alle gare, perché significherebbe che tutto è finito", ha aggiunto Bautista.

Infine, nell’intervista su Sky Sport si è parlato anche dei problemi economici per i piloti a causa di questo stop forzato.

"In Superbike non abbiamo ancora affrontato la questione. E’ chiaro che se un calcatore che guadagna 20 milioni di euro, anche togliendone 3 o 4 forse non se ne accorge nemmeno. Per noi è diverso…", ha aggiunto Bautista.

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