SBK Test Jerez, Redding: ‘Non siamo dove vorremmo essere’

SBK Test Jerez, Redding: ‘Non siamo dove vorremmo essere’

“Abbiamo migliorato il feeling con l’elettronica, totalmente nuova per me in Superbike e sappiamo in quale direzione lavorare per la prossima stagione”, dichiara il britannico, autore del quinto tempo

08.12.2019 ( Aggiornata il 08.12.2019 14:29 )

Dopo l’exploit di Scott Redding ai test di Aragon, in molti si aspettavano qualcosa in più dal pilota britannico negli ultimi due giorni di prove prima della pausa invernale. Invece a Jerez il campione in carica della Superbike Britannica ha spuntato ‘solo’ il quinto tempo, siglando 70 giri in sella alla sua Panigale V4R. Il suo miglior tempo è stato 1’39.466, quindi oltre 1 secondo più alto rispetto all’1’38’’397 messo a segno da Rea (leggi qui).

REDDING FA PROGRESSI - “Ci siamo focalizzati principalmente per migliorare il grip al posteriore della nostra moto che su questo tracciato non mi ha particolarmente soddisfatto”, ha spiegato Scott Redding. “Grazie al lavoro della squadra alla fine siamo riusciti a trovare qualcosa di interessante. Non siamo ancora dove vorremmo essere, ma stiamo facendo progressi, aggiunge il rookie del mondiale Superbike.

“Oltre a testare i nuovi pneumatici portati da Pirelli, abbiamo migliorato il feeling con l’elettronica, totalmente nuova per me in Superbike. In generale, sono abbastanza contento del test, ho raggiunto un buon feeling con la Panigale V4 R e sappiamo in quale direzione lavorare per la prossima stagione”, conclude con ottimismo Scott Redding.

DAVIES LAVORA SUI PESI - Del resto, il suo compagno di squadra Chaz Davies, che su questa Ducati ufficiale in configurazione Superbike ha già l’esperienza dello scorso anno, non è andato oltre il nono tempo. Il gallese ha percorso 77 giri, il migliore dei quali in 1’40.000.

Ciò nonostante, le dichiarazioni di Davies sono state positive. “È stato un test molto intenso e tutto sommato sono abbastanza soddisfatto”, ha detto. “Abbiamo provato molte componenti e ci siamo focalizzati soprattutto per migliorare il nostro set-up di base. Credo che abbiamo raccolto informazioni utili, lavorando soprattutto per migliorare il trasferimento di peso al posteriore e testando nuove soluzioni”.

Lavori in corso, dunque, in casa Ducati. Perché sembra che ci sia ancora un bel po’ da fare.  

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