SBK, Honda perde Red Bull

Nell'anno del ritorno ufficiale nel mondiale Superbike, Honda non avrà più la partnership con il colosso delle bibite energetiche
SBK, Honda perde Red Bull

Fiammetta La GuidaraFiammetta La Guidara

13 nov 2018 (Aggiornato alle 14:44)

A EICMA Honda HRC ha annunciato il suo ritorno ufficiale nel mondiale Superbike dopo 16 anni (leggi qui), ma evidentemente il nuovo programma non è bastato per convincere Red Bull a rimanere legata alla Casa alata. Il colosso delle bibite, infatti, dalla prossima stagione non sarà più a fianco di Honda nel mondiale Superbike.

AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE - Negli ultimi due anni i risultati di Honda in Superbike sono stati al di sotto delle aspettative: nonostante la nuova Fireblade, con 20 cavalli in più e 15 kg in meno di peso, la nuova Honda ha vissuto l'anno di debutto 2017 senza piazzarsi mai nella top 5. Nel campionato costruttori, i giapponesi sono stati addirittura gli ultimi dei sette presenti. Persino MV Agusta e BMW, che hanno partecipato a questo campionato con un impegno relativamente basso e senza un team ufficiale, hanno sorpassato Honda.

Nel 2018 è stato ribaltato tutto. Il parner dell’elettronica Cosworth è stato sostituito con Magneti Marelli, il technical manager Pieter Breddels ha lasciato il team prima del round del Portogallo a settembre del 2017. Anche il manager Marco Chini è stato rimpiazzato da Chris Pike. Il team manager Ronald Ten Kate ha passato molti dei suoi incarichi a Kervin Bos, con Leon Camier e Jake Gagne come piloti. Inoltre, Honda Motor Europe ha messo su un team satellite, il Triple-M, per esplorare strade alternative.

Ma i risultati sono rimasti gli stessi. All’inizio della stagione 2018 Leon Camier (nella foto) ha piazzato un settimo, un sesto, un quarto e ancora un sesto posto, poi si è infortunato e l’inesperto Jake Gagne ha fatto quello che ha potuto.

Poi, nei primi di novembre, la notizia della separazione di Honda dal team Ten Kate, con il quale Honda lavorava nel mondiale Superbike dal 2004. Speedweek.com rivela che per molti anni Honda Motor Europe ha pagato fino all’80% del budget annuale di 4 milioni di euro necessari per il team del mondiale Superbike. La missione di Ten Kate era quella dello sviluppo. Ma non è riuscita. E l’ultimo titolo di Honda in Superbike risale al lontano 2007 con James Toseland.

IL RITORNO UFFICIALE - Il nuovo progetto prevede la partnership con Moriwaki e con Althea, e l’impegno del reparto corse sembrerebbe dare qualche certezza in più. Ma Red Bull non ci sarà. Al colosso delle bibite potrebbe non essere piaciuta la scelta dei piloti. Leon Camier sarà il rider di punta, ma dopo 205 gare ancora senza vittorie, deve dimostrare qualcosa. Ad affiancarlo, il tre volte campione britannico della Superbike tra il 2006 e il 2010 Ryuichi Kiyonari, che però è un personaggio poco popolare, se non esclusivamente fra gli appassionati.  

Honda, dunque, dovrà trovare un nuovo main sponsor per la sua compagine nel mondiale Superbike.

 

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