SBK Assen, gara1: Rea ringrazia una Ducati “ammutolita”

SBK Assen, gara1: Rea ringrazia una Ducati “ammutolita”

Il nordirlandese conquista la sesta vittoria stagionale a causa di un problema tecnico che ha deciso il duello all’ultimo giro con un Davies “indiavolato”

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29.04.2017 14:19

La polemica scattata alla fine della Superpole, con Rea (poi penalizzato sulla griglia di partenza) a fare inconsapevolmente da tappo al giro “buono” di Davies, ha contribuito ad alimentare una rivalità che sembra uno dei pochi argomenti davvero validi della SBK versione 2017.
Ha contribuito ad alimentarla anche la quasi totalità di gara1, che Rea su Kawasaki e Davies su Ducati hanno corso da duellanti veri. 

DUELLO… - Dopo essersi scrollati di dosso gli altri rivali (prima Melandri e poi Sykes, sempre più “seconde guide” dei rispettivi team ufficiali), Jonathan e Chaz hanno dato vita ad una sfida da manuale SBK: negli ultimi quattro giri, sorpassi e controsorpassi che hanno esaltato sugli spalti il sempre numeroso pubblico olandese e che, anche da casa, avevano preparato gli appassionati ad un ultimo giro tutto da seguire.

… INTERROTTO - La sfida, però, si è chiusa prima. Esattamente alla “esse” prima del rettilineo che avrebbe aperto le danze dell’ultima tornata. Proprio lì, dove Davies era pronto a prendere le misure per un possibile attacco finale su Rea al passaggio successivo, la Panigale di Chaz si è ammutolita. Buttando all’aria i sogni di gloria suoi e della Ducati e le speranze di migliaia di appassionati pronti ad assistere all’ennesima battaglia tra i due.

RULLO COMPRESSORE - La bandiera a scacchi ha celebrato la sesta vittoria di Jonathan Rea e della Kawasaki su sette gare fini qui disputate. Ha sancito anche il rapporto, particolarmente “stretto”, tra il pilota nordirlandese e il circuito di Assen (delle 43 vittorie conquistate in Superbike, ben 9 le ha centrate sulla pista olandese) che va avanti sin dai tempi della vecchia e poco competitiva Honda. Gara1 di Assen, segna, alla quarta tappa del mondiale 2017, il primo vero allungo di Rea sugli altri: 59 punti di vantaggio su Sykes e ben 75 su Davies iniziano ad essere un bel “gruzzolo” da gestire fino a fine stagione.

PODIO INSPERATO – Alle spalle di Rea si è piazzato il compagno Tom Sykes. Che, ancora una volta, non è riuscito a tenere il passo dei due rivali, accontentandosi di un risultato da “comprimario”. Stesso discorso per Marco Melandri, che negli ultimi km di gara ha visto arrivargli incontro un regalo insperato per come si erano messe le cose dopo le qualifiche. Un risultato che deve servire da “stimolo” al ravennate in vista di una gara2 da provare a correre (almeno) nella scia di Sykes. 

CONFERME E RITORNI - Quarta piazza, e nuovo grande risultato, per Xavi Fores. Lo spagnolo è stato ancora una volta il migliore dei piloti privati con la Ducati del Team Barni. Partito in sordina è riuscito in una rimonta da manuale, chiudendo a ridosso dei migliori tre della categoria. Alle sue spalle un ottimo Lorenzo Savadori: il romagnolo, tornato in sella all’Aprilia dopo un mese e mezzo di stop, ha centrato una top five che fa ben sperare per domani e per il prossimo futuro.
Buone anche le prove di Stefan Bradl con la Honda firmata Red Bull (anche se a 33 secondi dal leader, su una pista da sempre “amica” della CBR) e di Roman Ramos con la Kawasaki GoEleven, sempre più “rivelazione” di questa prima parte di 2017.

GLI ALTRI AZZURRI - Chiudono la top ten, nell’ordine Laverty (ancora una volta alle spalle di Savadori), Mercado e Camier con la MV. Per i colori italiani, da segnalare il 12esimo posto di De Angelis, il 13esimo di De Rosa (al debutto in pianta stabile con la BMW Althea) e il 15esimo di Badovini, che ha conquistato un punto e ha chiuso alle spalle di un deludente Hayden con l’altra Honda. Fuori gara Lowes, Van der Mark, Russo, e Jordi Torres, che fino all’ultimo giro lottava per la to five. 

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