Manovra avventata dello spagnolo, che finisce fuori pista e poi a terra, mentre Nicolò salva la 2° piazza davanti ad A. Lowes. Petrucci ai piedi del podio, Iannone 7°
Sembrava una Superpole Race già scritta quella di Most, invece i colpi di scena non sono mancati. Primo fra tutti quanto accaduto all’ultimo giro, con un vero e proprio harakiri da parte di Alvaro Bautista. Lo spagnolo, giunto all’inizio dell’ultimo giro in scia al compagno Nicolò Bulega, ha tentato l’attacco alla staccata di curva uno, finendo però nella ghiaia esterna e di conseguenza a terra, con Bulega costretto al contempo a tagliare la chicane.
Un possibile doppio strike, con Bautista ripartito ma ritirato e Bulega comunque capace di chiudere secondo davanti ad Alex Lowes, grazie al margine sul resto del gruppo ottenuto nei giri precedenti. Razgatlioglu dal canto suo si è goduto lo spettacolo dalla prima posizione, riottenuta dopo aver risposto agli attacchi del duo Aruba nei primi giri. Per il turco di casa BMW nona sinfonia di fila, nonché successo numero 50 in Superbike.
Alle spalle del turco come detto Bulega e Lowes, con Danilo Petrucci bravo a regolare Remy Gardner per la quarta posizione, mentre Andrea Locatelli ha chiuso 6° davanti ad Andrea Iannone, condizionato da una partenza ed un conseguente primo giro piuttosto complicato. Top ten per Michael Rinaldi 10°, mentre Axel Bassani è risalito sino alla 13° posizione. Ritirati Sam Lowes e Scott Redding, con il pilota Marc VDS protagonista di uno strano highside in ingresso di curva 1, e con il portacolori Bonovo che non è riuscito ad evitare la Ducati numero 14.
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