Rinaldi e Bassani: stesso tracciato, stesse tensioni, ma ora le priorità sono altre

Rinaldi e Bassani: stesso tracciato, stesse tensioni, ma ora le priorità sono altre

Un anno fa i due azzurri collidevano con in palio un posto in Ducati Aruba. Oggi entrambi necessitano di risalire la china, pur da prospettive diverse. Meglio guardare avanti

27.03.2024 ( Aggiornata il 27.03.2024 14:52 )

Coloro che gestiscono i canali social della Superbike non hanno perso l’occasione, prima del round di Barcellona, di rievocare quanto accaduto proprio al Montmelò nella passata stagione, ossia il contatto tra Axel Bassani e Michael Rinaldi in Gara 1 e la conseguente caduta del romagnolo in uscita da curva 10. Mai si sarebbero aspettati però che 356 giorni la storia si sarebbe ripetuta, seppure a parti invertite.
 
Come sappiamo infatti questa volta è stato Michael a causare la caduta di Axel, finendo però a sua volta a terra. Anche questa volta non sono ovviamente mancate le recriminazioni, soprattutto da parte di chi – Bassani – si è trovato nella ghiaia senza bene sapere come, ma ancora più che nella scorsa stagione la cosa più giusta da fare sembra davvero essere dimenticare ed andare avanti.

Bassani, Rinaldi e la voglia di tornare in alto

Basti pensare che nel duello dell’anno scorso vi era in palio il secondo posto, seppure nelle primissime fasi di gara, e soprattutto una sella nel team Aruba andata poi a Nicolò Bulega, mentre pochi giorni fa – anche in questo caso nei primi momenti della corsa – entrambi gravitavano intorno alla 10° piazza. Né Michael né Axel del resto stanno vivendo – in termini di risultati – il migliore momento della carriera, dunque meglio concentrarsi sul trovare una via per risalire.
 
Bassani dal canto suo sta passo dopo passo imparando a conoscere la Kawasaki, una moto molto diversa dalla V4R guidata in passato ed indubbiamente – ad oggi - meno performante rispetto alla Ducati, ed i segnali di crescita sono chiaramente arrivati, a partire dalla prima top ten ottenuta proprio a Barcellona.
 
Rinaldi invece sembrava poter iniziare la stagione con maggiore abbrivio, visto il cambio di team – proprio al posto di Axel in Motocorsa – ma non di moto, incontrando invece problematiche inaspettate, da risolvere con calma e lavoro. Meglio lasciarsi dunque alle spalle le polemiche e rituffarsi nei propri affari, per tornare entrambi nelle posizioni che i rispettivi talenti meritano di occupare.

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