SBK, Honda avanti a piccoli passi. Escamez: "Abbiamo novità"

Se c’è una casa che attualmente in Superbike deve recuperare terreno sulle rivali, quella è certamente Honda. Dal 2020 – anno in cui la casa alata è rientrata in veste ufficiale tra le derivate – infatti i progressi compiuti sono stati certamente sotto le aspettative, ed anche la nuova CBR 1000 RR-R presentata per la stagione 2024 non sembra aver iniziato con il piede giusto, come testimoniato dalle difficoltà a Phillip Island di Xavi Vierge e Iker Lecuona, con il secondo addirittura costretto a saltare il weekend dopo una caduta nei test di inizio settimana.
 
Ecco perché la due giorni di test in corso a Barcellona rappresenta una nuova occasione per emergere, come confermato dal nuovo Team Manager HRC Josè Escamez, subentrato quest’anno al partente Leon Camier, ora coach e consulente – sempre in SBK - per il team Marc VDS.
 
“Per questi test abbiamo alcuni pezzi da provare – ha spiegato Escamez ai microfoni del sito ufficiale SBK - e speriamo davvero che funzionino. Nulla che risolverà tutti i nostri problemi, ma potrebbe esserci un passo in avanti. Ci serve più freno motore, ed è importante ridurre l’aggressività del motore. Il giorno di test perso a Portiamo a dicembre ha complicato i nostri piani, ma stiamo cercando di avvicinarci”.

Escamez analizza la situazione

Escamez si concentra poi sul motore, uno dei punti forti della CBR, che deve però risultare maggiormente al servizio della moto nel suo complesso.
 
“Il motore è molto potente ma in breve tempo dobbiamo riuscire a trarne il reale potenziale. Non possiamo generare aderenza, fatichiamo a fermare la moto e così nelle curve finiamo per andare larghi. Questo è forse il primo problema da risolvere”.
 
In tal senso è presente in pista – oltre al rientrante Lecuona ed a Vierge – anche il tester Tetsuta Nagashima, incaricato oggi di svolgere delle prove in vista di domani.
 
“Oggi Nagashima sta provando qualcosa che i piloti titolari proveranno domani. Avere dei dati in più è sempre utile, nonché parte fondamentale del nostro progetto. Al momento non abbiamo trovato il nostro assetto di base ideale, ma effettuando prove su vari tracciati tutto può essere migliorato. In Giappone stanno lavorando più duramente di prima: forse la reazione non sarà immediata, ma sarà migliore”.

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