Vitali: "La CBR è migliore di quanto raccontano i risultati in SBK"

Vitali: "La CBR è migliore di quanto raccontano i risultati in SBK"© GPAgency

L'INTERVISTA - Luca reduce dal primo test con la nuova Fireblade: "L'anteriore è migliore, ora c'è un vantaggio in frenata. Mi aspettavo un inizio migliore, ma l'impegno è evidente"

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14.03.2024 ( Aggiornata il 14.03.2024 12:56 )

Non solo MotoGP e Superbike, dato che tra meno di un mese sarà il momento di dare il via al proprio 2024 anche per il CIV, dove una delle classi più spettacolari resta quella regina, la SBK. In quest’ultima è pronto a dare nuovamente battaglia Luca Vitali, che dopo un 2023 da protagonista – terminato con l’operazione alla spalla destra per tornare al 100% - ha dato formalmente il via alla sua nuova stagione nel recente test svolto a Misano. Qui la grande protagonista è stata la nuova CBR1000 RR-R, che Luca – portacolori del team Firenze Motor anche per il 2024 – ha potuto provare per la prima volta, tra prime impressioni e speranze per il futuro.

Luca, pareri sulla nuova CBR?

“Esteticamente è molto simile alla vecchia, ma nella guida è abbastanza diversa. Il motore sembra più pronto nei bassi regimi, la coppia è leggermente anticipata e si sente, ma soprattutto è molto diverso l’anteriore, tanto che te ne accorgi già uscendo dai box. E’ una differenza sulla quale occorre lavorare, ma certamente è un vantaggio in frenata: l’anno scorso con le Dunlop abbiamo avuto problemi di vibrazione sull’anteriore, alle quali mi sono adattato con la guida cambiando il modo di frenare. Posso quindi dire che l’anteriore è molto leggero, e già le prime frenate sono state buone. Devo un po’ capire l’ultima fase di curva, dato che questa nuova CBR si comporta diversamente e devo abituarmi. Nel veloce sembra che volti meglio”.
 
Possiamo quindi dire che la nuova CBR è già meglio della precedente?
 
“Non posso dirlo al momento, dato che in primis occorre arrivare a girare con i tempi della vecchia. Nel primo test sono riuscito a fare 1’37”0, in condizioni non ottimali e senza la gomma più competitiva di Dunlop, quindi mi viene da pensare che un miglioramento ci sia stato, soprattutto con le sensazioni. Gli aggiornamenti tra 2022 e 2023 sono stati inutili per me, la moto è rimasta la stessa, mentre ora è diversa a partire dal telaio, meno rigido”.

I vecchi problemi della CBR

Quali erano i principali problemi della vecchia CBR?
 
“Era difficile essere veloci, e per farlo dovevi distruggerti fisicamente, frenando forte fino a centro curva con una moto molto pesante, per contrastare il fatto che a centro curva non voltava. In questo contesto mi aiutava ad essere veloce il fatto che, oltre ad entrare in curva in quel modo, non mi appoggiavo sul controllo di trazione, muovendo la moto quel tanto che bastava per farla voltare. In ogni caso Misano è un conto, Imola un altro ed il Mugello un altro ancora: al Mugello se non hai percorrenza non puoi essere veloce, ed infatti per stare con i primi ero costretto a distruggermi in ogni inserimento, ma è una guida da qualifica che puoi fare per 5 giri. Essendo la moto nuova più leggera, ed accettando una guida diversa, dovrebbe essere meglio”.
 
Spesso quando si lavora su una moto nuova si rischia, nel tentativo di migliorare, di perdere i punti forti della versione precedente. E’ questo il caso?
 
“I punti forti della precedente erano la velocità sul dritto e l’inserimento in curva, che era però obbligatorio fare in un certo modo, quindi più che un pro era diventato un obbligo, dato che non entravo in quel modo rischiavo di cadere. Direi quindi che i punti forti non sono stati smarriti, con l’aggiunta che sin da subito la frenata è apparsa migliore”.

In SBK le cose non stanno andando bene per Honda. Dopo Phillip Island Xavi Vierge ha lamentato problemi nel voltare la moto ed in uscita di curva, specie in gruppo. Che ne pensi?
 
“In gruppo non ho ancora guidato quindi non posso esprimermi, ma che la moto non volti è vero, almeno per quanto concerne la versione 2023. In Superbike si appoggiano tanto sul controllo di trazione, facendola voltare con il posteriore da centro curva in poi: le moto che funzionano si comportano così, a cominciare da Ducati, come ho potuto vedere anche l’anno scorso nel round di Misano. La Honda fa meno questo, e trovandosi a lottare con moto che funzionano notano maggiormente tutto questo. Io sfido una Ducati leggermente meno performante, ed in qualche modo ci si mette una pezza. Ad ogni modo credo che la moto nuova sotto questi aspetti sia migliorata”.

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