SBK test Jerez, Bautista tra dolore e zavorra: "Stamattina mi sono spaventato"

SBK test Jerez, Bautista tra dolore e zavorra: "Stamattina mi sono spaventato"© GPagency

Lo spagnolo spiega: "Non sono ancora al 100% dopo l'infortunio, e la moto con la zavorra è più impegnativa in tutte le aree. Perlomeno sono riuscito a lavorare ed a prendere una strada"

24.01.2024 ( Aggiornata il 24.01.2024 19:49 )

Vedere un lavoratore come Alvaro Bautista interrompere la propria giornata di lavoro con un’ora circa di anticipo fa specie, e non può che essere la conseguenza di un problema. Problema che nella fattispecie è fisico, con lo spagnolo ancora non al meglio dopo l’infortunio ­- ernia cervicale C6-C7 e protrusione discale C5-C6 - patito nei test del novembre scorso, aggravato dall’apparizione in MotoGP a Sepang.
 
“Stamattina nel primo giro mi sono spaventato – le parole di Alvaro - dato che il dolore è tornato, invece lentamente le cose sono migliorate, così sono riuscito a girare. Ad un certo punto però il miglioramento si è interrotto, così per evitare di fare danni ho pensato di fermarmi”.
 
Come giudichi dunque le tue condizioni?
 
“Dopo Sepang è sembrato che tutto fosse finito lì, invece ho sofferto e lavorato molto per recuperare, ma per i problemi legati a ernie e nervi serve tempo. Sto meglio, tanto che la forza nel braccio è tornata, ma non sono ancora al 100%. Nelle curve a sinistra non posso ancora spingere come vorrei, la schiena ed il collo mi fanno ancora un po’ male, così non posso guidare come vorrei. Abbiamo tempo prima dell’Australia, per fortuna”.

Bautista e la zavorra

Sei riuscito a lavorare relativamente alla zavorra?
 
“Per fortuna sì. Dopo l’ultimo test avevamo due soluzioni da provare, cosa che ho fatto per comprendere meglio. Senza poter spingere al massimo non è semplice, ma perlomeno è servito per capire quale direzione prendere. Credo che abbiamo capito quale sia la soluzione migliore”.
 
Quanto è più impegnativa la moto con questa zavorra?
 
“E’ più impegnativa in tutto. C’è più inerzia, è difficile chiudere le curve e fermare la moto. E’ tutto più difficile”.

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