SBK, Bautista: “Cadere fa parte del gioco, magari ora è Toprak a sentire la pressione”

SBK, Bautista: “Cadere fa parte del gioco, magari ora è Toprak a sentire la pressione”© GPAgency

Alvaro commenta: "Ho sprecato una chance ma non guardo la classifica, a 38 anni ho ancora da imparare. Rinaldi? Felice per la sua vittoria, andare in Honda può fargli bene"

23.09.2023 ( Aggiornata il 23.09.2023 17:24 )

Difficilmente Alvaro Bautista non catalogherà quello di Aragon come il peggior sabato della sua stagione, dato che le ragioni per farlo non mancano. Basti pensare che raramente si vede lo spagnolo a terra, dunque vederlo sbagliare due volte in una singola manche è un qualcosa di – a dir poco – insolito. Bautista però ha imparato ad incassare nel modo giusto sconfitte come quella odierna, ed analizza il tutto con freddezza.
 
“Giornate come questa fanno parte del gioco. E’ un peccato che abbia buttato via la corsa – spiega - dato che mi stavo divertendo: in quel punto (curva 9 ndr) ti sembra spesso di perdere l’anteriore, specie nel cambio di direzione, ma normalmente è un qualcosa di gestibile. Questa volta ho perso il controllo un pochino di più, e non sono riuscito ad evitare la caduta. Ho guidato al 95%, senza fare nulla di speciale e senza l’obbligo di fuggire rapidamente”.
 
Cosa è successo all’ultimo giro?
 
“Stavo recuperando posizioni, nonostante non avessi la leva del freno in posizione corretta ed avessi una pedana spezzata: all’ultima curva ho attaccato Baz, pensando di poter attaccare in uscita anche Van Der Mark, invece ho perso l’anteriore. Rispetto alla prima ero molto più al limite”.
 
Credi che di aver concesso un vantaggio mentale a Razgatlioglu?
 
“Non è detto che sia così: magari quando pensi che tutto sia perso puoi correre più leggero, per poi sentire la pressione in caso di avvicinamento alla vetta. Per quanto mi riguarda non guardo la classifica, cerco solo di essere un pilota migliore, anche se oggi ho sprecato una occasione”.
 
Quale sarà il tuo atteggiamento domani?
 
“Non cambierà nulla rispetto a quanto fatto sinora. Non cambio né la mentalità né l’approccio, cercando però di imparare ed ottenere il massimo”.

Bautistra, Rinaldi ed il futuro

In questi casi si fanno spesso dei confronti con il tuo 2019. Ora è più facile dimenticare e ripartire?
 
“Ora devo imparare e ripartire: vincere o meno domani non è il punto, serve non ripetere errori come quello di oggi. Nel 2019 cadevo e non avevo la fiducia in sella che ho ora, non mi sentivo il più forte, mentre ora mi sento molto competitivo in tutte le condizioni. E’ curioso che a 38 anni abbia ancora tante cose da imparare e migliorare: da un lato è un bene, ma dall’altro sento di aver buttato via una gara”.
 
Come paragoneresti la caduta di oggi con quelle di Mandalika ed Imola?
 
“Quella dell’Indonesia non la conto, dato che è stata causata dalle condizioni pessime della pista, mentre sia ad Imola che qui ho dovuto capire la causa. Non si finisce mai di imparare: magari in futuro cadrò per un’altra ragione ed imparerò un’altra cosa”.
 
Ti ha sorpreso la vittoria di Rinaldi?
 
“E’ sempre stato veloce qui, anche per la sua capacità di gestire le gomme. Ha perso terreno all’inizio ma qui contano gli ultimi giri, dove è riuscito a recuperare e sfruttare il suo passo. Sono contento per lui, dato che si merita una vittoria dopo una stagione difficile. Spero che questa vittoria lo aiuti a trovare una buona opportunità per il prossimo anno”.
 
Si parla di Honda per lui
 
“Ho sentito che vi è la possibilità, in caso di passaggio di Lecuona in MotoGP”.

Quale sarebbe il tuo consiglio per Michael in caso?
 
“Non sarebbe male per lui, in fin dei conti Honda è una grande casa che vuole migliore. L’obiettivo se andasse in Honda sarebbe quello di essere il miglior pilota della casa, non di vincere. Potrebbe servirgli conoscere un’altra moto”.

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