Il pilota Kawasaki firma il nuovo record della pista, precedendo Bautista e Razgatlioglu. Rinaldi 5°, Bassani 7°, Petrucci a terra e costretto a partire dall'ultima casella
Jonathan Rea detta legge nella Superpole di Aragon, un po’ a sorpresa. Tutti o quasi infatti avevano identificato in Alvaro Bautista il favorito, invece nella mattinata spagnolo è stato decisamente il nordirlandese a fare la differenza, ottenendo – nel suo secondo tentativo – un 1’47”973 che rappresenta – per circa tre decimi – il nuovo record della pista.
Una dimostrazione di forza fantastica quella di Johnny, alla sua seconda pole in stagione, davanti proprio a Bautista, staccato di oltre tre decimi. Chiude la prima fila Toprak Razgatlioglu, che ha decisamente limitato i danni dopo le difficoltà di ieri. Come del resto Andrea Locatelli, 4° seguito dal connazionale Michael Ruben Rinaldi e da Iker Lecuona, capace di piazzare la Honda in seconda fila.
Il pilota spagnolo è riuscito a precedere un Axel Bassani, che dopo aver sistemato il proprio assetto in FP3 ha conquistato la settima casella, in una top ten che conta anche Philipp Oettl, Remy Gardner e Garrett Gerloff, con la prima delle BMW ad oltre un secondo.
Nuovamente negativa la prestazione di Scott Redding, solamente – seppure acciaccato – 13° davanti a Michael Van Der Mark e Lorenzo Baldassarri, con Gabriele Ruiu 23°. Superpole a dir poco sfortunata infine per Danilo Petrucci: il portacolori Barni è finito a terra in curva otto durante il suo primo giro, non riuscendo ad ottenere nemmeno un crono, dovendo così fare i conti con l’ultima posizione sullo schieramento.
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