Bayliss vuole tornare a correre

IMOLA – Ci mancava solo questa: Troy Bayliss, 40 anni, vuole tornare a correre! Alla vigilia dell’attesissimo ritorno a Imola la Superbike continua ad offrire sorprese. Lo ha rivelato lui stesso a www.motosprint.it

“Guardatemi: non vi sembro in gran forma? Mi sono stancato di fare il pensionato e con le quattro ruote non sta andando troppo bene: dovevo correre la 500 chilometri di Phillip Island (round della serie Supercars V8 australiana, ndr) ma l’auto si è rotta nel giro di allineamento e non sono neanche partito. Ho una vettura e una squadra da ventesimo posto, non di più”.

E allora?

“Voglio tornare a correre in Superbike. E qui a Imola mi guarderò intorno. Peccato che la Ducati abbia appena fatto la squadra 2010, sento che avrei potuto dare una bella mano il prossimo anno. Di sicuro non farò più l’uomo immagine.”

Davide Tardozzi, responsabile SBK di Borgo Panigale, nega l’eventualità di schierare una terza F10 accanto a quelle dei confermati Haga e Fabrizio il prossimo anno. “Appena atterrato, martedi scorso, Troy mi ha chiesto di correre. Ma adesso come facciamo ad accontentarlo? Non ci sono le risorse per tre piloti.”

Bayliss, che sabato alle 20.30 verrà festeggiato dal Comune di Imola in piazza Matteotti, è dunque sul mercato. Suzuki, Honda e Yamaha hanno ancora una moto disponibile, come l’Aprilia. Giampiero Sacchi è stato il primo a drizzare le orecchie perché con Biaggi (confermato) e Bayliss il prossimo anno Noale potrebbe schierare un dream team, anche se un po’ datato: 80 anni in due!

L’Aprilia tra l’altro deve ancora decidere cosa fare per Magny-Cours, domenica 4 ottobre: Simoncelli sarà in Portogallo con la 250 e il tester Alex Hofmann non vuole correre. Al momento non ci sono alternative e l’Aprilia potrebbe essere costretta a schierare solo Max. A meno che non decida di offrire la RSV4 a Troy.

“Così su due piedi non so se accetterei, non ho mai provato la quattro cilindri e poi ho un contratto con la Ducati da uomo immagine fino al termine di questa stagione” puntualizza il tre volte campione del Mondo.

Difficile, dunque. Ma non impossibile…

Paolo Gozzi

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