Le follie di Robbie Maddison | Quella (S)Volta Che

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Lo stuntman si è avventurato in un salto nel vuoto con la moto, trattenuto dalla corda del bungee jumping. Il figlio Kruz lo sta già imitando

02.01.2024 ( Aggiornata il 02.01.2024 15:02 )

Robbie Maddison ne ha combinata un’altra delle sue. Il motociclista e stuntman australiano ha detenuto in più occasioni il record di salto in moto, fino a un massimo, nel marzo 2008 a Melbourne, di 106,99 metri in sella a una Honda CR500. Per la sua nuova follia si è invece servito di un cinquantino KTM e ha scelto come teatro il Nevis Bungy QT, la più alta struttura per il bungee jumping dell’intera Nuova Zelanda.

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L'impresa di Robbie Maddison


Questa cabinovia sospesa nel vuoto e ancorata da corde fissate ai lati della vallata del fiume Nevis è situata nelle Alpi Meridionali, vicino a Queenstown. Con i suoi 134 metri di distanza dal suolo è la terza piattaforma più alta al Mondo. Per saltare è richiesta un’età minima di tredici anni e il peso del temerario deve essere compreso tra 45 e 127 chili. Ciò spiega l’impiego di un cinquantino, decisamente più leggero rispetto alle moto a cui Maddison è abituato.

Alle 8 del mattino del 28 novembre scorso è salito sulla piattaforma, ha acceso il motore, accelerando verso l’apertura. Dallo scarico della KTM è uscito uno sbuffo di fumo e, appena perso contatto con la struttura, Maddison si è avventurato in un backflip. Il suo tentativo di effettuarne un secondo è stato castrato quando era già a testa in giù dal distendersi della corda che l’ha riportato in posizione perpendicolare al suolo. In totale la caduta è durata circa otto secondi e mezzo, ma con i successivi rimbalzi il quarantaduenne è rimasto sospeso nel vuoto per alcuni minuti.

Dopo l’ennesimo record ha dichiarato: “Vivo per le esperienze folli. Una cosa del genere non era mai stata fatta prima, è stato epico realizzarla! Bisognava stare attenti al peso della moto, soprattutto con un’altezza del genere, ma il team ha svolto tutto il lavoro necessario per garantire che il salto fosse sicuro. Ero in Nuova Zelanda e ho avuto l’idea di lanciarmi in moto dal bungee jump più famoso del Paese. La Nuova Zelanda è nota per le sue attività adrenaliniche ed estreme, ed essendo l’AJ Hackett Bungy (società che detiene oltre al Nevis, anche il Ledge e il Kawarau Bridge Bungy, nde) la prima impresa commerciale di bungee jumping al Mondo, è ancora meglio. Sono entusiasta di questa esperienza”.

Robbie Maddison, follie di famiglia


Il gene dell’acrobazia Maddison l’ha trasmesso al figlio maggiore Kruz che, nonostante abbia soltanto 12 anni, a fine novembre ha completato in uno spettacolo pubblico a Wellington il suo primo backflip. Quel giorno il primo tentativo si è concluso con una caduta in fase di atterraggio ma il ragazzino ha subito inforcato la moto mentre un meccanico gli raddrizzava il manubrio. Ripartito, Kruz ha fatto centro, per poi essere portato in trionfo dai colleghi più esperti. Dopo l’impresa il padre ha commentato sui social: “È stata una delle scelte più impegnative, perché aiutarlo a fare un backflip è una cosa, ma condurlo al punto di conoscenza del salto per essere in grado di controllarlo e avere abbastanza sicurezza per farlo al momento giusto per il pubblico in diretta è qualcosa di molto più complesso. Sono orgoglioso del suo coraggio e dell’abilità pur essendo in verde età, e del suo desiderio di credere in se stesso. È spaventoso, da genitore, aiutare il tuo bambino a raggiungere obiettivi pericolosi. Vedere la sua passione per le moto e aiutarlo a raggiungere i suoi sogni però è tempo speso bene. Grazie per essere così tosto e motivato”.

Più concisa ma di sicuro effetto la replica della madre Samy: “Sei il miglior esempio per i nostri bambini. È una fortuna avere tutti voi quattro ragazzi pazzi (i tre figli e Robbie, nde). Kruz ha ispirato i bambini che hanno guardato lo show e tu hai ispirato tutti i loro padri”.

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