MotoGP: Sete Gibernau e la pole al venerdì | Quella (S)volta Che

MotoGP: Sete Gibernau e la pole al venerdì | Quella (S)volta Che

Practice è il nome del nuovo secondo turno di libere, l’ultima evoluzione del format della classe raegina che andiamo a ripercorrere

12.08.2023 ( Aggiornata il 12.08.2023 19:51 )

Pratice makes perfect. La pratica rende perfetti. Lo affermava Bruce Lee, aggiungendo che dopo un lungo periodo di pratica i nostri gesti diventano naturali, rapidi e costanti.

EWC: la vittoria Yamaha | Quella (S)Volta Che

MotoGP, nuovo format


Il termine Practice è tornato in auge pochi giorni fa, quando la Grand Prix Commission ha cambiato il format del weekend della MotoGP con effetto immediato. Dal GP Gran Bretagna, il primo turno del venerdì dura sempre 45 minuti e si chiamerà FP1. Non cambia nemmeno la durata del secondo turno, di un’ora, ma adesso è ribattezzato semplicemente Practice e resta l’unico valido per stabilire i 10 piloti che accedono direttamente alla Q2. Fino ad Assen, invece, per decretare i promossi e i “rimandati” in Q1 si prendeva in considerazione la classifica combinata di Practice 1 e 2.

Pertanto i piazzamenti e i crono del primo turno, del venerdì mattina, non avranno più alcuna valenza ufficiale, così come continuerà a non averlo il primo turno del sabato, da mezz’ora, d’ora in poi etichettato come FP2.

Nel comunicato si evidenzia come l’accordo tra i team della MotoGP sia stato unanime e d’altra parte non poteva essere altrimenti per cambiare in corsa il regolamento. In tal modo i piloti non devono più spendere una gomma soft e soprattutto alzare l’asticella, assumendosi ulteriori rischi, nei minuti finali del primo turno per mettersi al riparo da inconvenienti in caso di una seconda sessione bagnata. Fino all’anno scorso invece la classifica che premiava i primi dieci con l’approdo in Q2 era costruita sui tempi dei primi tre turni di prove, i due del venerdì e il primo del sabato (l’unico turno escluso era quello del sabato all’ora di pranzo). Assistiamo quindi alla seconda modifica nell’arco di otto mesi dopo che per un decennio non ce n’erano state.

Dal 2013 sono infatti in vigore le due sessioni da 15 minuti che vanno sotto il nome di Q1 e Q2. Per compensare il minor tempo in pista, visto che fino al 2012 il turno che stabiliva la griglia di partenza era di un’ora, fu introdotta una quarta sessione di prove, ininfluente per decretare il passaggio in Q1 e Q2. Fino a una decade fa infatti i piloti utilizzavano i primi 40’ della sessione di qualifica per “settare” la moto e i restanti 20 per conquistare la migliore posizione al semaforo.

La pole di Sete Gibernau


I tifosi lo sapevano e pertanto gli ascolti TV della prima parte della sessione erano scarsi, per poi moltiplicarsi con l’avvicinarsi dello scadere del tempo. L’ora di qualificazione era entrata in vigore nel 2005: prima ancora ci si serviva di due sessioni, la QP1 del venerdì e la QP2 del sabato. L’ultimo a realizzare la pole grazie al miglior tempo del venerdì fu Sete Gibernau (nella foto di copertina) al GP Italia 2004: nella QP1 lo spagnolo rifilò 408 millesimi a Valentino Rossi e oltre 1”2 a tutti gli altri.

Anche il sabato il pilota del Team Gresini fu primo con due millesimi su Nicky Hayden e sei millesimi sul pesarese. Curiosamente soltanto il primo e l’ultimo in pista, Chris Burns con la WCM – nemmeno qualificato in quanto attardato di 8”6 – non riuscirono a migliorare il proprio tempo al sabato. Nel 2009, Burns fu compagno di squadra di Michael Schumacher nel Team Holzhauer Honda nel campionato tedesco (IDM) Superbike.

L’esperienza gli permise di conoscere il sette volte iridato di Formula 1, tanto da raccontare in seguito: “Quando lo incontrai, restai scioccato. Era un ragazzo davvero in gamba. Dopo la mia prima sessione in pista mi fece un milione di domande, cercava di scoprire come andare più veloce. Tutto quello che ha sempre voluto fare era migliorare se stesso”. Anche sulle due ruote la pratica rende perfetti.

I fratelli Birchall, un record di famiglia | Quella (S)Volta Che

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi