L'infinita favola della Demm | Polvere di Stelle

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Tante lettere dedicate alla Casa emiliana: dagli interessati alle vicende del bialbero 50 da competizione a chi ricordava un particolare modello

02.01.2024 ( Aggiornata il 02.01.2024 16:03 )

Un particolare modello Demm


Sono un grande appassionato di moto e la seguo costantemente in “Polvere di Stelle”. Nelle ultime settimane ha affrontato la storia della Demm, pertanto gradirei esporre i miei trascorsi su una motoleggera di quei tempi. Nel 1956/57 (avevo 10 anni), passavo ripetutamente davanti una vetrinetta del meccanico di zona per ammirare la moto dei miei sogni: una Demm quattro tempi con cambio a bilanciere e serbatoio rosso… Fantastica. Riuscirebbe a reperire una foto o a definire di quale modello si trattava? Non vorrei che la fantasia di un bambino avesse creato o elaborato un sogno estrapolandolo dalla realtà.

Tolmino Cavicchini

Risposta: Sono ovviamente molto soddisfatto e anche un po’ stupito dall’interesse suscitato dalla storia della Demm. D’altra parte il settore motociclistico della Casa di Porretta Terme nel periodo del suo massimo fulgore si era collocato al quarto posto sul mercato nazionale, preceduto soltanto da grandi industrie affermatesi da anni e consolidatesi grazie non soltanto alla decennale esperienza tecnica e produttiva, ma anche a una rete distributiva capillare e ben superiore a quella della Demm. Rispondo ricordando anche che un “Tolmino” – nome ormai raro – era il miglior saldatore d’alluminio e leghe “difficili” di Faenza e a lui feci ricorso più volte in situazioni quasi disperate, come quando la rottura della catena di trasmissione primaria del motore Triumph Bonneville della mia Grifon sfondò il relativo coperchio. Ma dopo questa digressione, eccomi alla ricerca della motoleggera sognata in gioventù dal lettore. Le indicazioni fornitemi (anno 1956/57, quattro tempi, cambio a bilanciere, serbatoio rosso) non sono sufficienti a identificare con precisione il modello, però dovrebbe trattarsi della 175 “Turismo Lusso”. Le sue caratteristiche tecniche erano: motore monocilindrico con alesaggio e corsa di mm 60x61, raffreddamento ad aria, distribuzione monoalbero in testa a due valvole, alimentazione con carburatore Dellorto 22 UB, frizione a dischi multipli in bagno d’olio, cambio a quattro rapporti. Il telaio era a culla semplice in tubi, con sospensione anteriore a forcella teleidraulica, posteriore a forcellone oscillante con due ammortizzatori laterali simmetrici. Potenza 10,5 CV a 7000 giri, velocità massima 110 km/h.

Entra in vigore il Decreto Ministeriale 468 del 21/11/2023 che disciplina le modalità operative per il rilascio della targa storica per autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole di interesse storico e collezionistico di cui all’articolo 60 del Codice della Strada. I dettagli di questo provvedimento vengono spiegati in questo comunicato dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano) che riportiamo qui sotto.

“Dall’8 gennaio 2024, le procedure per il rilascio saranno utilizzate da tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista privati e dagli uffici della Motorizzazione Civile per l’immatricolazione e la reimmatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico non assoggettati all’obbligo di iscrizione al PRA. La targa storica può essere rilasciata ai veicoli già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 c.d.s.; a quelli radiati per esportazione ai sensi dell’articolo 103 c.d.s.; agli esemplari radiati per ritiro su area privata, ai sensi della previgente legislazione, su richiesta presentata per la prima volta entro il 26 aprile 2006; ai veicoli radiati per demolizione, ai sensi della previgente legislazione, prima del 30 giugno 1998, a esclusione di quelli per i quali siano stati erogati contributi statali alla rottamazione; ai veicoli immatricolati in Italia e mai dismessi dalla circolazione, per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica; ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazione, quando non risultino radiati né successivamente reimmatricolati in Italia. Per queste categorie la targa storica è associata al veicolo in sede di immatricolazione o di reimmatricolazione dello stesso. La targa storica può essere rilasciata anche agli autoveicoli, ai motoveicoli e alle macchine agricole mai cessati dalla circolazione e ancora muniti di targa storica originale rilasciata in Italia, in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento della targa stessa. Il rilascio della targa storica può avvenire a condizione che la stessa risulti essere già stata precedentemente associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il quale viene richiesta l’immatricolazione o la reimmatricolazione”.

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