Trial, l'anno delle novità | Manubri Larghi

Trial, l'anno delle novità | Manubri Larghi

Dai cambi di marca di tanti campioni ai dettagli regolamentari: l’Italiano si evolve. E torna l’Indoor

Christian Valeri

07.04.2023 ( Aggiornata il 07.04.2023 15:07 )

È partito da Tolmezzo il campionato italiano Trial 2023 e, come ogni anno, ci sono novità sia in ambito sportivo che regolamentare.

Se il 2022 è stato l’anno degli ex, con il ritorno alle gare di piloti che nelle stagioni precedenti avevano svolto il ruolo di assistenti o semplicemente erano rimasti lontani dalle competizioni, il tricolore 2023 riserva sviluppi in varie classi.

Le novità dell'Italiano Trial


Il nome principale, però, è sempre lo stesso, Matteo Grattarola: dopo una stagione 2022 memorabile, che l’ha visto conquistare il tredicesimo alloro nell’Italiano, il GP Italia e l’argento nel Trial delle Nazioni, il campione di Margno è passato dalla Beta alla Vertigo. Luca Petrella, invece, non cambia marca ma come assistente ritrova Riccardo Cattaneo, una coppia che nel 2018 aveva ottenuto soddisfazioni.

La prima guida Beta diventa Lorenzo Gandola, seguito dall’ex tricolore Andrea Fistolera. Il campione italiano Indoor in carica, Gianluca Tournour, punta in alto anche all’aperto con la Sherco. Stefano Garnero, unico pilota ad aver vinto due volte il titolo in TR2, risale da campione nella classe regina con la TRRS. Novità anche nella categoria femminile: Martina Gallieni sale sulla Scorpa mentre Sara Trentini guida la TRRS.

Alla parte sportiva si affianca sempre quella legata ai regolamenti. A svelare le relative novità è Damiano Cavaglieri, Coordinatore Trial. “Il regolamento per il 2023 nasce seguendo anche le indicazioni di Case e piloti. Come Comitato Trial FMI l’obiettivo è quello di dare una continuità regolamentare, per questo sono state adottate piccole modifiche tecniche utili a rendere più semplice la comprensione. Novità sono state introdotte per il Trofeo delle Regioni che, come in altre discipline, non vedrà sul podio finale più squadre della stessa regione. Per quel che riguarda i format di gara dell’Italiano si è ragionato in base all’attuale situazione economica, riducendo da sei a cinque gli appuntamenti, e si è cercato di lasciare più spazio all’attività territoriale. Essendo il tricolore un torneo nel quale partecipano sia i professionisti che gli amatori, si è cercato il giusto equilibrio senza andare a ridurre le giornate di gara”.

Quindi il format, già sperimentato, nel quale sabato e domenica pomeriggio corrono i piloti dalla TR1 alla TR3 e la Femminile A.Per il 2023 si è lavorato per permettere anche agli amatori di divertirsi nelle trasferte più lunghe. Unendo i diversi format, in base anche a dove si svolgono le gare, i piloti il sabato affrontano una gara con 10 zone e la domenica 12 sezioni. Così facendo, nella seconda giornata ritrovano le stesse prove del sabato che, in base ai punteggi o alle condizioni meteo, possono essere modificate ma non stravolte. Inoltre il nuovo format A-A è studiato per i mesi estivi dove si può ritardare la partenza del sabato e quindi arrivare la mattina. Questa nuova soluzione garantisce a tutte le categorie un tempo di gara di almeno 5 ore e 30”.

Italiano Trial: il calendario


Da segnalare che nella prova di luglio in Valsassina “Sarà possibile seguire la gara in moto, partecipando a una Mountain Trial, dove gli appassionati affronteranno un percorso loro dedicato”.

Le date: Tolmezzo (UD) 2 aprile, Civita Castellana (VT) 13-14 maggio, Abetone (PT) 25 giugno, Cortenova (LC) 8-9 luglio, Lazzate (MB) 23-24 settembre. A Torrebelvicino l’8 ottobre il Trofeo delle Regioni. Torna anche l’Indoor con quattro gare e la finale con formula Urban al Santuario di Madonna della Guardia (GE) il 26 agosto.

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