La promozione del motociclismo femminile in Sud Africa | Io Guido da Sola

La promozione del motociclismo femminile in Sud Africa | Io Guido da Sola© Matitaccia

L'idea è culminata nella fondazione dell’associazione chiamata “Basadi in Motorsport”

23.06.2023 ( Aggiornata il 23.06.2023 14:30 )

Se il motociclismo femminile in Italia sta prendendo piede e sempre più ragazze affrontano competizioni e campionati vari, in altre parti del Mondo tutto ciò è molto più difficile.

Per esempio in Sud Africa, dove di certo non mancano le donne con la voglia di gareggiare, ma la sola visione di piloti in rosa è di per sé un concetto lontano dalla normalità.

L'idea per il Sud Africa


Per questo motivo, due ambasciatrici note nella Superbike del Sud Africa come Morongoa (Mo) Mahope, alias “Mo83”, e Nicole van Aswegen, alias “Nix21”, hanno deciso di fondare un’associazione chiamata “Basadi in Motorsport” con l’obiettivo di promuovere gli sport motoristici nel loro territorio.

“Basadi” (che in italiano significa donna) ha inoltre l’obiettivo di concentrarsi sulla crescita di futuri piloti, così come sul miglioramento degli standard di sicurezza in pista e sulla promozione delle gare.

Il Sud Africa è relativamente lontano dalla maggior parte dei Paesi sviluppati – ha detto Nicole – e il numero di motocicliste è diminuito nel corso degli anni. C’è molto lavoro da svolgere per portare i numeri a un livello in cui possiamo avere una buona rappresentanza di motocicliste e, in definitiva, almeno due classi di gara soltanto per donne”.

Nel loro calendario c’è la Motorcycle Racing Series of South Africa (MRSSA). L’obiettivo di questo campionato è riportare il divertimento nelle corse competitive, mantenendo tutto semplice, con regole minime pur continuando a gareggiare in un ambiente sicuro: “In questo senso – prosegue Nicole – il campionato accoglierà tutti i piloti, indipendentemente dall’età, dal livello di abilità, dal tipo di moto o gomme. Nessuna politica, soltanto corse a prezzi accessibili aperte a tutti”.

Il Sud Africa e le due ruote


Basadi si propone di presentare un programma per le donne che corrono su strada ma non hanno mai corso in pista: “Inizieremo portandole su un simulatore di gara, poi su una pista con moto più piccole e da lì su un grande circuito di gara per aiutarle a diventare più veloci – dice Morongoa – le donne non dovrebbero mai sentirsi inferiori agli uomini. Possono ottenere qualsiasi cosa si prefiggano. Il modo migliore per promuovere lo sport, per noi, è partecipare e gareggiare contro i migliori piloti uomini del Paese. Crediamo di aver ispirato parecchie donne e speriamo di farlo con molte altre”.

Entrambe concordano sul fatto che il motociclismo sia ancora dominato dagli uomini, ma questa è soltanto una motivazione extra per dimostrare che le donne sono altrettanto capaci. E possono avere successo.

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