Matera, un incanto di pietra | Giri e Gare

Matera, un incanto di pietra | Giri e Gare

In occasione della prima tappa del campionato italiano Enduro Major, un itinerario lucano alla scoperta delle meraviglie di questa terra

25.04.2024 ( Aggiornata il 25.04.2024 18:41 )

Ecco un gustoso suggerimento per andare alla scoperta di uno dei territori (a dir poco) più affascinanti d’Italia. La prima tappa, superata Garaguso, lungo la Provinciale 277, è il paesino di Accettura. Parte da qui un percorso gustosissimo che infilza il cuore più autentico della Lucania fino a toccare il borgo di Stignano, a quasi 1000 metri d’altitudine, famoso ovunque per il rinomato pistacchio e per i pastifici di antica tradizione che utilizzano soltanto grano locale.

Da non perdere, durante una sosta, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova e la Chiesa Madre, incastonate tra le case di pietra del centro storico consumate dal tempo.

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In provincia di Matera, un itinerario da film


Di nuovo in sella, si puntano le ruote verso una delle località più intriganti dell’intero giro: Craco, il paese fantasma.

Abitato fin da tempi antichissimi (nel suo territorio sono state trovate tombe risalenti all’VIII sec. a.C.) il borgo si sviluppò a partire dal Medioevo, diventando florido nei secoli successivi. Tutto questo finché, nel 1939, una violenta frana non ne decise drammaticamente le sorti, costringendo la popolazione di allora a evacuare a valle. Oggi, Craco fantasma in Italia, scelta – per il suo fascino dirompente – come set di numerose produzioni cinematografiche, tra le quali spiccano “La passione di Cristo” di Mel Gibson, “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo e persino un capitolo della saga 007. Si prosegue disegnando traiettorie ellittiche tra colline e campi coltivati. Il borgo di Pisticci, oltre che per essere la patria dell’amaro Lucano, è famoso per le piccole case bianche dai tetti rossi del rione Dirupo.

Dopo una visita al castello di San Basilio e aver goduto il colpo d’occhio dal belvedere panoramico di fronte alla Chiesa dell’Immacolata Concezione, una lunga cavalcata ed ecco apparire davanti al casco le meraviglie di Matera. E se l’ora è quella del tramonto, lo spettacolo delle luci che si accendono tra i Sassi è di quelli che da soli valgono un viaggio.

La Perla della Lucania


Poche città al Mondo possono vantare la capacità di stregare chiunque le visiti come questa incomparabile perla della Lucania. Città d’arte, capitale della cultura, set cinematografico, culla di tradizioni antiche, ma soprattutto un sublime ecosistema di roccia, declinato in viuzze, case, scalini, archi, piazzette e cavità rupestri, in cui perdersi tra negozietti e laboratori che portano avanti tradizioni secolari.

Matera, risorta dalla sua arretratezza – negli anni ‘50 la condizione in cui versavano i suoi Sassi la fecero definire “vergogna nazionale” in un moto di denuncia – nel tempo si è saputa rialzare e riscattare diventando prima patrimonio Unesco e poi Capitale Europea della Cultura nel 2019. In definitiva, una delle città più belle d’Italia. Tornando indietro di qualche chilometro si svolta per Miglionico – con il centro storico ricco di testimonianze, come il Castello medievale del Malconsiglio, dove fu ordita la famosa congiura dei baroni, in rivolta contro il re di Napoli – percorrendo il vecchio tracciato della consolare Appia (statale 7).

Si attraversano, nell’ordine, Grottole e Grassano. La prima rapisce l’attenzione con le antiche chiese (mirabile quella barocca di San Domenico) e le rovine del castello longobardo. Grassano racconta antiche storie di briganti attraverso le case settecentesche lungo via La Chiesa, dotate di feritoie per difendersi dall’attacco dei predoni.

Raggiunta Tricarico, dominata dalla torre normanna alta 30 metri, si scende lungo le curve che portano alla E847 attraverso cui rientrare a Salandra.

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