Sorrento, la nobile | Aspettando Giri e Gare

Sorrento, la nobile | Aspettando Giri e Gare

Per la posizione unica al Mondo, la bellezza dei panorami e il fascino dei dintorni, è una delle mete più intriganti da godere in moto fuori stagione

02.01.2024 ( Aggiornata il 02.01.2024 15:02 )

Sorrento la nobile. Per raggiungerla, da Castellammare di Stabia si imbocca via Acton (o via Sorrentina): la magia inizia da qui, con le ruote pronte a seguire le geometrie ondulate di una delle litoranee più belle d’Italia in quanto a ricchezza dei luoghi, scorci pittoreschi e panorami.

Certo, a patto di trovarsi fuori stagione, così da poter godere appieno le curve a picco sul mare e il mirabile colpo d’occhio sull’intero Golfo di Napoli. Quest’ultima, così vicina ma anche così lontana. Sorrento, rispetto al capoluogo partenopeo, ha sempre rappresentato l’altra metà del Golfo e non soltanto dal punto di vista geografico: colorata, rumorosa, trascinante, l’una; sobria, elegante e raffinata, l’altra. Entrambe, a proprio modo, magnifiche.

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Sorrento scuote l'anima


Protesa verso Punta Campanella – lembo estremo della penisola che infilza il Tirreno, quasi a voler colpire la vicina Capri – la cittadina incanta chiunque la visiti. In particolare per la posizione dominante, tra i Monti Lattari e scoscese pareti di roccia a strapiombo sul mare, in un’atmosfera intrisa di salsedine e profumo di agrumi. Panorami e sensazioni che scuotono l’anima. Se poi l’anima è quella di un artista, non stupisce che proprio qui, durante un soggiorno al Grand Hotel Excelsior Vittoria, Lucio Dalla abbia trovato ispirazione per scrivere la sua “Caruso”.

In navigazione verso Capri, il cantautore dovette fermarsi per qualche giorno a Sorrento a causa di un’avaria alla barca; chiesta una stanza al Grand Hotel Excelsior Vittoria, gli venne assegnata la suite “Caruso”, appartenuta al grande tenore che vi aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita, impartendo lezioni di canto a una giovane donna di cui era follemente innamorato; dopo che gli fu raccontata questa storia, ammaliato dal panorama struggente, Dalla compose la magnifica “Caruso” seduto allo stesso pianoforte usato dal tenore.

Sorrento è da sempre meta di un turismo attento ed esclusivo, quasi “regale”, e non soltanto in tempi recenti. Appena fuori città, in direzione Massa Lubrense, si possono raggiungere i Bagni della Regina Giovanna. Il nome sarebbe da attribuire alla Regina Giovanna D’Angiò, sovrana di Napoli, che amava bagnarsi in queste appartate piscine naturali al riparo da occhi indiscreti, vista anche la spregiudicatezza amorosa che le veniva attribuita.

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Ma qui, incastonati tra gli scogli, si trovano anche i preziosi ruderi di una villa Romana del I secolo a.C., chiamata “di Pollio Felice”. Un luogo dalla bellezza fuori dal comune. Scesa la scalinata si apre alla vista una paradisiaca laguna delimitata da un arco naturale che conduce al mare aperto. I Bagni della Regina Giovanna sono stati anche il set di alcune scene del film “Pane, Amore e…” del 1955, diretto da Dino Risi, con Sophia Loren e Vittoria De Sica. A Marina Grande, poi, il vecchio borgo dei pescatori, la vista spazia dal Golfo di Napoli al Vesuvio.

Guidando lungo la costa, verso Punta Campanella, si raggiunge la pittoresca Massa Lubrense e, poco più avanti, la vicina frazione di Termini, dal cui belvedere si può gustare una delle vedute più emozionanti su Capri, così vicina che sembra di poterla toccare con un dito.

Ancora oltre, Nerano, Sant’Agata sui Due Golfi e tante belle curve in direzione Priora, per fare rientro a Sorrento. Dove, per sorseggiare un drink davanti a un tramonto in technicolor, l’indirizzo giusto è il Vista Sky Bar Sorrento, il rooftop dell’Hotel Mediterraneo.

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