In Sardegna, tra mari e giganti | Giri e Gare

In Sardegna, tra mari e giganti | Giri e Gare

Tra i panorami, i misteri e le mirabolanti curve della costa nord, in occasione dell’italiano Motorally e Raid TT a Olbia

11.11.2023 ( Aggiornata il 11.11.2023 11:01 )

È stata l’Olbia Arena, in provincia di Sassari, sulla costa nordorientale dell’isola, a ospitare, nel weekend dal 20 al 22 ottobre, l’appuntamento con il Campionato Italiano Motorally e Raid TT. Terra magica per antonomasia, la Sardegna – in termini di strade e percorsi da sogno – è in grado di esaudire qualunque desiderio di un motociclista.

E allora, per chi aveva deciso di raggiungere l’evento in moto, saltare in sella e puntare le ruote a caccia di emozioni era d’obbligo.

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Sardegna, l'itinerario


L’itinerario che segue si inoltra alla scoperta della costa nord con partenza da Olbia. Il primo tratto vede protagonisti gli scenari dell’entroterra. Si avanza lungo la statale 125 Orientale Sarda – in questo intermezzo a nord, scorrevole e veloce – fino a Cudacciolu, frazione di Arzachena, dove si prende la Provinciale 14 per Luogosanto e si punta dritti al cuore antico della Sardegna, alla scoperta della Tomba dei Giganti di Li Lolghi ad Arzachena. Così chiamata, secondo la tradizione, per le dimensioni enormi che facevano pensare al tumulo di un enorme gigante, si tratta in realtà di sepolture collettive di età nuragica. Il sito era usato anche come luogo di culto in cui venivano celebrati gli antenati. Ma la voglia di guidare è tanta, e nel nord dell’isola esiste un mondo di divertimento selvaggio tutto da esplorare.

Così, senza esitazione, si seguono le indicazioni per Luogosanto, continuando a piegare forte in direzione Aglientu, per poi girare, poco prima di arrivarci, a sinistra sulla SP5 verso la Valle della Luna (deviazione consigliatissima lungo il percorso, per scoprire le atmosfere surreali nei dintorni di Aggius). Il giro di boa arriva sulla costa, a Castelsardo, che appare davanti al casco come una splendida tavolozza di colori circondata dall’azzurro del mare e dominata dal castello Doria che vigila dal promontorio a cui è aggrappata. Una passeggiata tra le strette viuzze del centro, risalendo dal caratteristico porticciolo, è il modo migliore per iniziare l’esplorazione del borgo, che cela meraviglie come la cattedrale di Sant’Antonio Abate del XV secolo, in posizione panoramica sul mare.

Tra storia e cultura in Sardegna


Da non perdere, durante la visita del castello, è il Museo dell’intreccio Mediterraneo al suo interno, che racconta una delle lavorazioni artigianali più importanti di tutta la Sardegna. Ma le sorprese non finiscono qui, perché da Castelsardo si avanza in direzione Multeddu e, dopo una sosta alla Roccia dell’Elefante (alta circa quattro metri, di origine vulcanica, con grotte misteriose al suo interno) e alla suggestiva foce del Coghinas, si prende a risalire il tratto di mare lungo la SP90 che tocca Badesi.

Per poi andare all’esplorazione di Trinità d’Agultu e Vignola, terre di vermentino e di tradizioni marinare, con la frazione di Lu Colbu e il borgo di Costa Paradiso circondati da un paesaggio granitico immerso nella macchia mediterranea. Si prosegue lungo la costa gallurese a caccia di angoli incantati, come Capo Testa a Santa Teresa di Gallura, o la spiaggia dell’isola dei Gabbiani a Porto Pollo, enclave degli amanti della vela e degli sport acquatici; e più avanti, gli infiniti panorami sull’Arcipelago della Maddalena e su Palau, un ricamo di rocce e di mare da togliere il fiato che raggiunge il mare di Porto Cervo, da cui fare rientro a Olbia.

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