Misteri e coltelli, tra Molise e Campania | Giri e Gare

Misteri e coltelli, tra Molise e Campania | Giri e Gare

Benevento, il Matese e il borgo di Frosolone, la patria delle lame: sono gli ingredienti di un giro da non perdere

14.10.2023 ( Aggiornata il 14.10.2023 23:19 )

La tappa campana del Trofeo delle Regioni di Enduro, il 6-8 ottobre a Montecalvo Irpino (provincia di Avellino), ha offerto la possibilità – a chi raggiungerà l’evento in moto – di vivere non soltanto l’atmosfera della gara ma anche un appassionante giro che sconfina in Molise, alla ricerca di scorci inconsueti “fuori rotta”.

La Super Laghi | Giri e Gare

Il fascino di Benevento


La prima tappa, lasciata Montecalvo, è la città di Benevento. Epicentro di una terra appartata e di grande fascino, Maleventum – il cui nome fu trasformato in Beneventum dai Romani, dopo la celebre vittoria su Pirro – è sempre scenario di importanti vicende storiche e misteriose leggende; come quelle legate alle streghe, che avevano l’abitudine di radunarsi nelle vicinanze del fiume Sabato, sotto un albero di noce. A testimonianza della dominazione romana, rimangono l’Arco di Traiano, costruito nel 114 d.C., e il teatro del II secolo, voluto da Adriano e ampliato da Caracalla.

Ma c’è tanto altro da scoprire tra le strade e le piazze di questa città, come la chiesa di Santa Sofia – patrimonio dell’UNESCO dal 2011 – con la particolarissima pianta a forma circolare, poi stellare e di nuovo circolare. Inoltre, Benevento è la patria del liquore Strega, che nacque qui, nel 1860, all’interno dello stabilimento Strega Alberti; e dell’omonimo Premio Strega, il riconoscimento letterario creato nel 1947 dall’allora proprietario del liquorificio, Guido Alberti, e dalla scrittrice Maria Bellonci. Proseguendo lungo la statale 87 in direzione Fragneto Monforte, una piacevole deviazione porta all’Oasi WWF del Lago di Campolattaro, ricchissima di avifauna e paradiso del birdwatching.

Ripresa la statale, si supera il piccolo borgo di Sassinoro e si raggiunge la SP331, dove l’itinerario entra nel vivo, inoltrandosi nei territori del Matese. Guidando in direzione Guardiaregia, una serie di splendide curve panoramiche conduce alla diga di Arcichiaro che sbarra il Torrente Quirino. Poco oltre, la Sella del Perrone (a quota 1200 metri) apre agli splendidi scenari dei laghi Matese e Gallo: asfalto non sempre perfetto, lungo i pochi chilometri che li uniscono, ma panorami che ricompensano. Giunti a Gallo Matese, si costeggia il lago dalle acque azzurre per poi tornare indietro sui propri passi e godersi una sosta lungo le sponde di quello che è considerato il bacino lacustre di origine carsica più alto d’Italia, il Lago Matese. Tutt’attorno, una terra di grande bellezza e scenari suggestivi, rigonfia di massicci montuosi, calcarei e dolomitici, tra i più interessanti dell’intero Appennino.

Il borgo di Frosolone


Lasciato il lago, si prosegue a tutta piega tra gli scenari incantati che portano alla stazione sciistica di Campitello Matese, per poi proseguire in picchiata lungo la SP106 fino a valle e raggiungere Frosolone, in provincia di Isernia, borgo molisano che conserva ancora intatto l’antico fascino medievale. Le sue rocce carbonatiche, dalle forme bizzarre e sorprendenti, non smettono mai di stupire. È un centro di consolidata tradizione artigianale: in particolare, per quanto riguarda la produzione di forbici e coltelli, come testimonia l’imperdibile “Museo dei Ferri Taglienti”.

Dopo una passeggiata tra le botteghe locali, per fare il pieno di caciocavallo podolico (golosa eccellenza del territorio), si riparte chiudendo il “cerchio” con la visita all’Abbazia benedettina di Santa Maria delle Macchie. Per poi riprendere la via del ritorno ripercorrendo la strada fino a Montecalvo.

In viaggio tra le rocche dell'Emilia | Giri e Gare

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi