La Super Laghi | Giri e Gare

La Super Laghi | Giri e Gare

Dal piccolo Ampola al più grande di tutti, il Garda, sono ben cinque gli specchi d’acqua lungo questo itinerario

06.10.2023 ( Aggiornata il 06.10.2023 09:53 )

In rigoroso ordine di apparizione, Lago d’Idro, Lago Ampola, Lago di Ledro, Lago di Garda e Lago di Valvestino: cinque punti sulla mappa che, uniti, danno vita a un tour imperdibile per tutti gli appassionati di curve e panorami mozzafiato.

L’occasione perfetta per viverlo appieno è stata la tappa del campionato italiano Quad Cross e Sidecarcross a Odolo, in provincia di Brescia, disputata il 24 settembre. Un rapido trasferimento, costeggiando il fiume Chiese lungo la statale 237 conduce dritto al Lago d’Idro.

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Un tour indimenticabile


È una strada piacevolissima da guidare, che avanza bordeggiando il versante occidentale del lago con i primi scorci incantati di questo giro. Lungo il percorso, da non perdere è la Rocca D’Anfo (la fortezza napoleonica più grande d’Italia), mentre raggiunta località Ponte Caffaro (frazione di Bagolino) è altrettanto consigliata una breve deviazione fino al Castello di San Giovanni. Entrambe le roccaforti dominano il lago dall’alto, regalando suggestioni e vedute sorprendenti. All’altezza di Ca’Rossa si lascia la 237 e si svolta in direzione Lago di Ledro-Riva del Garda sorvolando il letto biforcato del Chiese.

Lungo i tornanti della statale 240 – un altro tracciato divertentissimo di questo itinerario – la cascata Ampola anticipa di qualche chilometro l’omonimo passo con annesso laghetto; un piccolo specchio d’acqua incastonato nell’alta Valle di Ledro, che in origine era un tutt’uno con il vicino (e più noto) Lago di Ledro. Una passeggiata lungo la passerella di legno che lo costeggia permette di scoprire le atmosfere sognanti di questo angolo un po’ defilato e affascinante di Trentino.

Come affascinante è una visita al Museo delle Palafitte del Lago di Ledro a Molina di Ledro, che permette di immergersi nella vita quotidiana di un villaggio paleolitico dell’Età del Bronzo. Da qui, Riva del Garda dista meno di 15 chilometri. Imperdibile è il centro storico circondato da scogliere e montagne, che rappresenta la porta d’accesso alle meraviglie del territorio. Nei weekend, il rischio di trovare traffico lungo la Gardesana Occidentale (statale 45bis) toglie un pizzico di poesia, ma la bellezza dei luoghi, con i pittoreschi borghi a picco sul lago, rimane immutata.

Nella terra dei laghi


Si attraversano uno dietro l’altro Limone sul Garda (con il borgo antico e le limonaie), Piovere e Gargnano. Il consiglio, però, è di abbandonare la Gardesana prima di Campione, per godersi l’imperdibile Strada della Forra (SP 38) tra Tremosine e Tignale: scorci ed emozioni da album dei ricordi. Raggiunta Gargnano (dove merita attenzione Villa Bettoni, forse il più bel complesso architettonico del Lago di Garda), parte l’attacco al Lago di Valvestino.

La SP9 si arrampica una spira dietro l’altra con un layout simile a quello di un kartodromo fino a Navazzo. Qui è d’obbligo una sosta per guardarsi alle spalle e godere di una delle più belle vedute in assoluto sul Garda. Il vicino Lago di Valvestino, quinto e ultimo del giro, prende vita dall’imponente diga di Ponte Cola che svetta in uno scenario unico e incontaminato. Avanzando ancora, curve e piacere di guida proseguono senza sosta fino a quando, superato Passo San Rocco, non si raggiungono di nuovo il Lago d’Idro e la vicina Odolo.

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