Da Vallelunga ai laghi di Bracciano e Vico | Giri e Gare

Da Vallelunga ai laghi di Bracciano e Vico | Giri e Gare

L’appuntamento con il CIV ha offerto la scusa per un bel giro. Lungo il percorso, borghi ricchi di storia e scenari da cartolina

05.08.2023 ( Aggiornata il 05.08.2023 08:01 )

Il Campionato Italiano Velocità ha fatto tappa sul circuito di Vallelunga, vicino Roma, nel weekend del 17-18 giugno. Il consiglio è di guidare alla scoperta dei dintorni, percorrendo l’itinerario che segue. Partiamo!

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Da Vallelunga verso i laghi


Bastano pochi chilometri per raggiungere le acque del Lago di Bracciano poco prima di Anguillara Sabazia. Il borgo, nella parte più antica, custodisce gioielli sorprendentemente poco noti, come il Palazzo Baronale del ‘500 e la suggestiva Porta Maggiore. Lungo la strada che raggiunge Bracciano, in pochi chilometri, il Museo Storico dell’Aeronautica Militare è un’autentica chicca per appassionati di aviazione e non.

Conquistata la cittadina che dà il nome al lago, sono tre le tappe immancabili: un affaccio dal Belvedere della Sentinella, una passeggiata tra i vicoli del vecchio borgo (le case sono costruite interamente in pietra lavica locale) e la visita del castello Odescalchi.

Dopodiché, si puntano le ruote verso Trevignano Romano. La ricchezza più grande di questa località è sicuramente l’atmosfera che vi si respira, a partire dalla Rocca dei Vico, antico maniero del XIII secolo in posizione dominante. Inoltre una passeggiata alla chiesa della Madonna Assunta in Cielo, regala ancora vedute mozzafiato.

Arrampicandosi sulla parete di quello che era l’antico cratere in cui oggi “dimora” il lago, dopo qualche chilometro si raggiunge Sutri. Inserita nell’elenco de “I borghi più belli d’Italia”, da non perdere, oltre al centro storico, sono la necropoli etrusco-romana, l’anfiteatro, il Duomo e il Palazzo Savorelli. Si avanza ancora lungo la Cassia e, passata Capranica, alla rotonda che anticipa il centro abitato di Vetralla si imbocca via Campo Giordano fino all’incrocio con la SP80.

Si svolta a destra: la strada inizia a correre in salita nel bosco, attraverso un fitto tunnel di alberi. Raggiunta San Martino al Cimino si piega per il Lago di Vico. Ancora boschi e curve in salita fino alla SP39, poi il Belvedere di Poggio Trincera regala uno spettacolare colpo d’occhio su quest’altro splendido lago, anch’esso di origine vulcanica.

Un itinerario da sogno, verso Vallelunga


Tappa successiva è la vicina Caprarola con il celebre Palazzo Farnese. Per farlo realizzare, nel 1530, venne ingaggiato uno dei più grandi architetti dell’epoca, Antonio da Sangallo. Dopo la sua morte, i lavori furono ripresi dal Vignola. Il risultato viene considerato come una delle massime espressioni del Tardo Rinascimento Italiano.

Attraverso uliveti, piantagioni di nocciole e vigneti, si raggiunge la Flaminia nei pressi di Civita Castellana e si avanza in direzione Roma fino alle indicazioni per il Parco Naturale della Valle del Treja: un’area di grande bellezza, modellata dal fiume che ha inciso il tufo dell’antico vulcano Sabatino.

Qui, protagonisti sono il borgo di Calcata e le cascate di Monte Gelato. Queste ultime rappresentano uno dei set cinematografici più amati nei dintorni di Roma (“Francesco, giullare di Dio” di Roberto Rossellini, “Storia di una capinera” di Franco Zeffirelli e “Don Chisciotte” di Orson Welles). Il borgo di Calcata, dopo l’abbandono negli Anni ‘30 per via dei frequenti crolli, è tornato a vivere intorno agli Anni ‘60 grazie all’impegno di pittori, scultori e intellettuali giunti da ogni parte del Mondo. Sono stati loro a ristrutturare il centro storico, di origine medievale, fondando una sorta di “colonia artistica”, in cui ancora oggi si respira un’atmosfera particolare, tra laboratori artigiani e curiose botteghe.

L’autodromo, a questo punto, è a una manciata di chilometri.

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