Giri e Gare: Puglia e Basilicata, una luce che incanta

Giri e Gare: Puglia e Basilicata, una luce che incanta

Tra i Sassi di Matera, su case imbiancate a calce della Valle d’Itria, è lei la protagonista di questo angolo d’Italia che seduce visitatori da tutto il Mondo. Il modo migliore per scoprirlo? In sella a una moto, ovviamente

02.05.2021 ( Aggiornata il 02.05.2021 16:28 )

Cieli infiniti. Ma anche distese di ulivi, profumi intensi e antichi sapori che affondano nella migliore tradizione del meridione d’Italia. Puglia e Basilicata sono terre di luce e colori, la cui bellezza incanta e rapisce chiunque vi giunga.

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Partenza dalla Città dei Sassi


Questo itinerario, alla conquista delle “città bianche” della Valle d’Itria, parte da Matera, perla della Lucania, in cui perdersi tra i celebri Sassi, Caveoso, Barisano e rione Civita. Ovunque, chiese rupestri, laboratori artigiani, scorci magici e gravine raccontano la storia di un mondo antico, fatto di pietra e tradizioni secolari. Dalla città dei Sassi, imboccata la SP3, ci si ritrova a guidare allegri su un bel tracciato ondulato in direzione Montescaglioso; un borgo caratteristico, che domina dall’alto immense distese verdi coltivate a grano. Si prosegue, a tutta piega, lungo la strada che si arrampica a Ginosa di Puglia; affascinante microcosmo, ricoperto di bianco e di pietra, costantemente in bilico sulla sua gravina, come fosse sull’orlo di un precipizio. A sorvegliare le sorti del borgo e del villaggio rupestre, sin dal lontano anno 1000, è il castello normanno voluto da Roberto il Guiscardo per difendere il territorio dalle incursioni saracene.

Lasciata Ginosa, si avanza lungo la SS580 verso Laterza, fino a raggiungere la SS7 Appia, e subito dopo Castellaneta. Qui si trova un curioso museo dedicato a Rodolfo Valentino, nato nella cittadina pugliese il 6 maggio 1895. Si prosegue per Bari-Gioia del Colle, e quando si incontra la segnaletica, si svolta a destra in direzione Noci. La stradina che vi giunge, semideserta e delimitata da muretti a secco, è uno dei modi migliori per addentrarsi nella terra dei trulli: le tradizionali costruzioni del luogo, infatti, iniziano a scorgersi, sempre più numerose, man mano che si avanza tra uliveti e prati fioriti.

La Valle d'Itria


Un’atmosfera intensa e verace, ancora lontana dagli sciami di turisti che assediano località più celebri, come Alberobello o Locorotondo. Ed è proprio Alberobello la prima “città bianca” che si incontra dopo aver superato Noci. Il consiglio è di lasciare la moto nei comodi parcheggi per le due ruote e immergersi nelle caratteristiche viuzze del centro storico.

Siamo in piena Valle D’Itria, l’ampia depressione carsica sulla quale sorgono, oltre ad Alberobello, autentiche perle come Locorotondo, Martina Franca, Ceglie Messapica, Cisternino e Ostuni. Tutte vicine tra loro e facilmente raggiungibili. Emozionanti borghi, tinti di bianco, che incantano all’imbrunire, quando vicoli e piazze risplendono di candide atmosfere sognanti.

La piacevole SP66, da Martina Franca raggiunge in fretta Ceglie Messapica, tappa finale del giro. Se è l’ora della cena, il posto è giusto: questa località, la cui storia si perde nella notte dei tempi, è stata insignita del titolo di città d’arte e terra di gastronomia. Non a caso, ospita il famoso “Ceglie Food Festival”, con il meglio della cucina pugliese. 

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