Yamaha fa rivivere il mito delle YZR 500 con la XSR 900 GP

Yamaha fa rivivere il mito delle YZR 500 con la XSR 900 GP

La casa dei tre diapason con la nuova “heritage" fa rivivere ai suoi appassionati il sapore delle corse di un tempo celebrando la propria storia

27.10.2023 ( Aggiornata il 27.10.2023 17:55 )

Yamaha ha deciso di celebrare la propria storia nel motomondiale, con una evoluzione della XSR 900, la sport heritage della casa dei tre diapason che rende omaggio alle 500GP degli anni 80 mettendo in mostra il telaio in alluminio “deltabox” e una semi-carena che ricorda invece per linee e colori la YZR di Eddie Lawson.

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YZR: il deltabox ed il V4 “duettì”

La Casa di Iwata ad inizio degli anni ’80 passò dalla conformazioni a 4 in linea utilizzata fino al 1980 ad una configurazione “a quadrato” utilizzata solo per una stagione e mezza dal 1981 al GP d’Austria 1982 al Salzburgring dove sulla moto di Kenny Roberts debuttò un V4 con angolo tra le bancate di 60° ed alimentazione a disco rotante. All’inizio della stagione 1983 debuttò il telaio “deltabox” in alluminio e la ruota anteriore da 17 pollici. Il motore V4 a disco rotante erogava circa 130 CV ma fu soprattutto il passo avanti ciclistico dovuto al nuovo telaio in alluminio a permettere all’americano di lottare fino alla fine contro “Fast Freddie”. Con l’arrivo di un motore più potente di 10 CV, questa volta alimentato da un pacco lamellare, la YZR (0W76) permise ad Eddie Lawson di conquistare il titolo mondiale. L’americano si ripeterà nel 1986 quando la YZR (0W81) guadagnò un nuovo motore con alberi controrotanti in grado di diminuire l’effetto giroscopico e aumentando ulteriormente la potenza, ora vicina ai 150 CV.

Mentre le ultime evoluzioni arrivarono due anni più tardi con un nuovo forcellone “a banana” e con questa Lawson conquistò il terzo titolo mondiale vincendo 7 dei 15 GP disputati nell’anno. La YZR utilizzata da Wayne Rainey, usato da Yamaha come uomo immagine per il lancio della XSR 900 GP, era molto più evoluta di quella iconica degli anni ’80 usata e portata al successo da Lawson. Wayne conquistò anch’esso tre titoli mondiali con la Casa di Iwata tra il 1990 ed il 1992 segnando gli ultimi successi nel motomondiale della Casa giapponese prima dell’arrivo della Yamaha YZF-M1 2004, anch’essa con telaio deltabox, con cui Valentino Rossi riporterà la casa dei tre diapason al titolo dopo 12 anni di digiuni.

XSR 900 GP: eredità importante

La base tecnica della moto è ovviamente molto diversa da quella delle moto da gran premio degli anni ’80, tenendo però fede a quella tradizione. Il telaio “deltabox” ben in mostra e lasciato color alluminio in modo da farlo risaltare come elemento distintivo del progetto. Il motore non è ovviamente un V4 500 cc 2 tempi ma l’ormai collaudatissimo CP3 890cc tre cilindri da 119 CV a 10.000 giri/min. Un motore molto godibile e che ha già riscosso grandissimo successo su tutte le tipologie di moto su cui è stato utilizzato. La ciclistica oltre al telaio “deltabox” in alluminio è completata da una forcella ed un mono, marchiati Kayaba completamente regolabili. Il look è “replica Marlboro” della YZR degli '80 con cui Lawson conquistò i suoi 3 titoli mondiali, o della YZR di inizio anni '90 vittoriosa con Wayne Rainey (protagonista tra l'altro dello spot di lancio della nuova XSR GP); sarà comunque disponibile anche con la semicarena ed il codino neri come il prototipo che venne presentato per la prima volta al pubblico al Goodwood Festival of Speed.

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