Stop alla rimozione selvaggia dei dB-Killer | Cose di Case

Stop alla rimozione selvaggia dei dB-Killer | Cose di Case

L’Associazione italiana costruttori e distributori ha annunciato l’iniziativa messa a punto dall’ACEM

23.06.2023 ( Aggiornata il 23.06.2023 14:30 )

Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha annunciato in Italia le linee guida messe a punto dall’Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli (ACEM), in collaborazione con i principali operatori del settore degli scarichi aftermarket, per limitare le emissioni sonore dei motocicli.

L'iniziativa


L’iniziativa, promossa anche dall’associazione internazionale IMMA e da ANCMA stessa, nasce per evitare interpretazioni divergenti e non efficaci delle norme anti manomissione dei silenziatori di scarico e chiarisce i requisiti tecnici per garantire la robustezza delle soluzioni di fissaggio dei deflettori silenziatori e dei dB-Killer, al fine di impedirne la facile rimozione.

Il lavoro è stato sostenuto anche dalle principali aziende del settore (Akrapovic, Arrow, Giannelli, Lafranconi, LeoVince, MIVV e SC project) e, grazie al contributo delle associazioni nazionali di categoria, si pone ora l’obiettivo di sensibilizzare motociclisti, autorità e gli altri produttori di sistemi di scarico.

Le parole di Perlot e Magri


Il segretario Generale dell’ACEM Antonio Perlot, si è definito molto soddisfatto dell’iniziativa e, in una nota ufficiale, ha sottolineato la volontà di “Riunire le competenze di attori riconosciuti del settore motociclistico e affrontare una delle principali cause del rumore delle moto nelle strade. Oggi sono ancora presenti sul mercato silenziatori omologati con deflettori troppo facilmente rimovibili o dB-Killer, che possono provocare livelli di rumore inaccettabili. Proponendo soluzioni all’avanguardia, le linee guida aiuteranno le autorità di omologazione a raggiungere una valutazione più armonizzata della conformità alle norme antimanomissione dei silenziatori di scarico. L’invito è ora a tutte le parti interessate ad applicarle senza indugio”.

Il presidente di ANCMA Paolo Magri ha affermato che “Nell’impegno responsabile e corale dei nostri associati e dell’industria di riferimento c’è molto del knowhow e dell’eccellenza produttiva italiana. Siamo di fronte a un segnale molto concreto che, oltre a recepire e interpretare in modo corretto la normativa, va anche nella direzione di tutelare la qualità di tutto questo settore e di superare alcuni pregiudizi legati ai motocicli. E poi costituisce un messaggio davvero chiaro anche per gli tutti gli appassionati e i produttori di scarichi che potenzialmente si potrebbero porre fuori dal contesto normativo”.

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