SBK, la rivoluzione dipende dai giapponesi | Cose di Case

SBK, la rivoluzione dipende dai giapponesi | Cose di Case

Un Mondiale senza Honda, Kawasaki e Yamaha non ha senso ma per farle restare il regolamento deve cambiare

14.06.2023 ( Aggiornata il 14.06.2023 12:03 )

La rivoluzione sta per arrivare; è soltanto questione di tempo. Nel 2025 vedremo un mercato moto molto diverso da quello attuale e questo nuovo assetto si ripercuoterà sulle gare destinate alle derivate dalla serie.

In realtà, chi è attento ai dettagli (che poi, dettagli non sono, si tratta di decisioni importanti prese dai costruttori), avrà notato che già oggi in pista si vedono delle moto che non si possono immatricolare, o non sono neppure presenti nelle vetrine delle concessionarie.

SBK e i giapponesi: rivoluzione in arrivo


Sto parlando della YZF-R6 e della CBR600RR. L’ultima versione della quadricilindrica Honda non viene venduta nel nostro Paese, mentre la quattro cilindri Yamaha si può acquistare ma soltanto in versione Race, utilizzabile esclusivamente in circuito. Il mercato delle Supersport era morto e sepolto da tempo e le Case giapponesi hanno deciso che non era più conveniente investire milioni di Euro per sviluppare complessi impianti di scarico che la maggior parte degli utenti smonta ancora prima di avviare il motore.

Così, largo a meno performanti bicilindrici paralleli, montati su Crossover o Adventure, che piacciono tanto sia ai motociclisti esperti che ai neofiti.

Molti si chiedono quando arriverà la nuova YZF-R1, più potente, più leggera, ancora più tecnologica e in grado di competere ad armi pari con le potentissime Ducati Panigale V4, BMW S 1000 RR e Aprilia RSV4 Factory. La risposta a questa domanda potrebbe essere “presto” ma non è detto che questa super YZF-R1 potrà essere omologata.

Rivoluzione SBK e i regolamenti


Le Case giapponesi, infatti, stanno seriamente pensando di trasformare le loro Superbike in moto progettate e vendute soltanto per uso pista.

Questa scelta, ovviamente, dovrà andare di pari passo con una revisione del regolamento del mondiale Superbike e difficilmente FIM e Dorna potranno costringere i giapponesi a omologare moto che per loro non hanno più senso, dal punto di vista commerciale. Inoltre, sembra che soltanto la BMW sia contraria a questa rivoluzione, che quindi potrebbe essere accolta dalla maggior parte degli attori protagonisti.

Nella nuova Superbike potrebbero correre moto più costose e performanti (che gli utenti potrebbero comprare, a differenza di una MotoGP) e questo farebbe lievitare i costi, mettendo in difficoltà le squadre private. La verità, però, è che a questa problematica qualcuno troverà una soluzione. L’unica certezza è che le Case giapponesi hanno fatto le loro scelte ed è improbabile che tornino indietro.

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